Carte clonate, prima di essere inviate ai veri titolari, per acquistare telefoni cellulari: indagate quindici persone a Napoli tra cui due dipendenti del Comune partenopeo e due impiegati di Poste Italiane. La scoperta è stata fatta dai carabinieri della compagnia di Napoli Centro che questa mattina hanno eseguito numerose misure cautelari emesse dal gip di Napoli su richiesta della sezione Reati di Criminalità Economica della Procura della Repubblica del capoluogo campano.
Quindici persone sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, indebito utilizzo di carte di credito, accesso abusivo a sistemi informatici, peculato, falso, sostituzione di persona e rivelazione di segreto d’ufficio.
Le indagini sono partite a gennaio 2015: gli inquirenti si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche ed ambientali per accertare l’esistenza dell’associazione a delinquere dedicata alla clonazione di carte di credito. Queste ultime venivano asportate dai centri di smistamento postale durante la spedizione ai clienti e poi utilizzate per acquisti fraudolenti di materiale elettronico in diverse regioni italiane. Gli acquisti erano perfezionati con l’esibizione di documenti contraffatti estrapolati presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Napoli.