Quindici persone sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, indebito utilizzo di carte di credito, accesso abusivo a sistemi informatici, peculato, falso, sostituzione di persona e rivelazione di segreto d’ufficio.
Le indagini sono partite a gennaio 2015: gli inquirenti si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche ed ambientali per accertare l’esistenza dell’associazione a delinquere dedicata alla clonazione di carte di credito. Queste ultime venivano asportate dai centri di smistamento postale durante la spedizione ai clienti e poi utilizzate per acquisti fraudolenti di materiale elettronico in diverse regioni italiane. Gli acquisti erano perfezionati con l’esibizione di documenti contraffatti estrapolati presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Napoli.