E se per il nord Italia Santa Lucia è Santa Claus, con tanto di doni e carboni, al sud rimaniamo comunque nella tradizione ma dalla magia del regalo per bambini, ci spostiamo al mistico.
La famiglia del nord, quella con prole, la sera del 12 dicembre si prepara a confezionare il giorno successivo con bambole, trenini, costruzioni e vari altri giocattoli. Sul balcone di casa si mette del fieno per l’asinello della Santa che porta i doni, in casa si preparano latte o caffè caldo e dei biscotti per la babba Natale in gonnella, così potrà riscaldarsi durante la consegna dei regali nella fredda notte invernale.
La famiglia del sud, quella in attesa di prole, la sera del 12 dicembre si prepara a una due giorni di devoto silenzio, di dolce far nulla, di estrema accortezza. Via lame, rasoi, coltelli da cucina, apriscatole, gomitoli e qualunque cosa possa nuocere al feto delle prime settimane o al bimbo ancora protetto dal corpo della mamma ma pronto per la vita.
Santa Lucia e Sant’Aniello segnano più assenze al lavoro in Campania che autisti/vigili della Capitale ma ammalati esclusivamente nel derby Lazio-Roma.
La tradizione lega indissolubilmente il 13 dicembre, Santa Lucia, e il 14 dicembre, Sant’Aniello. Santa Lucia è la protettrice della vista. Morì martire a Siracusa durante le persecuzioni di Diocleziano. Sant’Aniello, invece, è il protettore delle partorienti e dei marinai. Figlio di una nobile napoletana, morì il 14 dicembre del 595 dopo Cristo.
“Tesoro, hai la barba che punge!”, questa è una tipica frase da non rivolgere al marito. “Cara, i tuoi peli superflui ricordano la mia barba”, altra frase da evitare. Due giorni di silenzio, di pace e serenità, nessun litigio il 13 e 14 dicembre. Altrettanta serenità non è garantita il 15, alla fine del periodo “guardereccio”. C’è un luogo, però, in cui queste coppie strane, mute da ore, timorose del castigo inflitto da un santo (divenuto santo per il bene profuso, beninteso) si trovano tutte assieme a condividere il loro silenzio. E’ la chiesa di Sant’Agnello, nell’omonima cittadina della penisola sorrentina. Pancioni in mostra di ogni grandezza, alcuni anche invisibili perché troppo piccoli, sfilano a braccetto con l’anima gemella. Tutte a non fare piglia’ collera il santo. Mai sia che la punizione possa perforare il corpo della donna e danneggiare visivamente il piccolo! Il tutto condito dalle voglie della donna da assecondare subito e disperarsi se a novembre non si trovano le fragole fresche (anche se sempre più facile è diventata la gestione delle voglie). Non vogliamo mica un bimbo con la macchia di broccolo sul braccino? O con la voglia di caffè sulla gambina? Eh, sì. E’ diventato proprio difficile pensare di poter diventare genitori.
Amniocentesi, strutturali, esami di ogni genere, fior fiore di quattrini depositati nelle mani del miglior ginecologo. Tutti soldi sprecati se poi non si obbedisce al credo popolare. Coppie credulone, con lo smartwatch al polso, coppie che vivono l’arrivo del 2017 per puro caso, coppie che temono il giudizio di chi pregano per gli altri 363 giorni all’anno.
Coppie che avete pure il diritto al voto. Auguri e “guardate” bene di non leggere ché sto per elencare i mille modi di tagliare le patate con la nuovissima Hattori Hanzo.
Anna Di Nola