Istigazione al voto di scambio: indagato il governatore Vincenzo De Luca

2-marcianise-ecoballe-de-luca-campaniaIstigazione al voto di scambio: questa l’ipotesi di reato per il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Napoli. La vicenda risale ad alcuni giorni fa quando, durante una riunione a porte chiuse con numerosi amministratori locali campani in vista del referendum, De Luca ha fatto alcune “sollecitazioni” per portare i cittadini al voto. Il caso, con tanto di audio registrato, è stato sollevato da “Il Fatto Quotidiano” ed ha costituito la base per la denuncia sporta dal Movimento 5 Stelle a pochi giorni dal voto. Tecnicamente, come spiega l’Ansa, il passaggio del fascicolo dal modello 45 (fatti non costituenti reato) al modello 21 per l’ipotesi, appunto, di istigazione, viene spiegata dagli inquirenti con la necessità di svolgere alcuni interrogatori di persone informate sui fatti.

“Quando hai la coscienza tranquilla si va avanti oppure qui moriamo di avvisi di garanzia mentre i cittadini non hanno neanche i servizi essenziali”, ha detto il governatore Vincenzo De Luca all’inaugurazione di tre servizi operativi nell’Ospedale del Mare. De Luca, però, non ha voluto commentare direttamente l’indagine per voto di scambio nella quale è coinvolto.

“Apprendiamo che la Procura di Napoli indaga il presidente De Luca per l’ipotesi di voto di scambio. Nonciarambino-1 commentiamo le indagini. Posso solo dire che questa indagine nasce anche dall’esposto che il Movimento 5 Stelle ha presentato, lo scorso 23 novembre, all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli. Il contenuto ed i fatti emersi nel corso della riunione di De Luca con i 300 amministratori Pd campani all’Hotel Ramada, lo scorso 15 novembre, ci è sembrato così rilevante, gravissimo e agghiacciante da chiedere ai magistrati l’accertamento della verità. Abbiamo fiducia e lasciamo che la magistratura con serenità faccia il suo rigoroso lavoro d’approfondimento”.

Lo ha detto Valeria Ciarambino, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Mattina 9’, il programma in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold. “Il presidente De Luca che è un abile manipolatore della comunicazione ha tentato, anche ieri in Consiglio regionale, in ogni modo di ridimensionare la vicenda – ha spiegato Ciarambino – liquidare il tutto con la storiella della battuta goliardica sulla frittura di pesce. Abbiamo ritenuto invece che ci fossero elementi di estrema gravità – ha concluso Ciarambino – responsabilmente abbiamo svolto il nostro dovere prima di tutto come cittadini e poi di portavoce dei cittadini nelle istituzioni segnalando la vicenda alla Procura e adesso sappiamo che in tutta serenità i magistrati faranno il loro lavoro e accerteranno, come sempre, la verità”.

borrelli“Come al solito, esprimiamo la massima fiducia nella Magistratura e ci auguriamo che chiarisca al più presto la vicenda che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del presidente De Luca, anche se restano molti dubbi sull’opportunità di un’inchiesta basata solo ed esclusivamente su alcune frasi dette nel corso di una riunione tesa a motivare gli Amministratori verso il referendum”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “c’è la sensazione che, così come accadde con la vicenda Mastursi, l’inchiesta sia nata più che altro per dare una risposta al polverone politico, al di là delle reali responsabilità di De Luca”.

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