Continua incessante la lotta ai “datterari” da parte della capitaneria di porto – guardia costiera di Castellammare di Stabia. Questa mattina, dopo una nottata di appostamenti, il Nucleo di Polizia Giudiziaria della guardia costiera ha sequestrato ben 90 kg di datteri di mare, il cui valore sul mercato nero poteva aggirarsi in circa 9mila euro. In particolare, i militari della capitaneria di Porto stabiese, comandata dal capitano di fregata Guglielmo Cassone, a Piano di Sorrento via Meta – Amalfi (nello specifico nello specchio acqueo sottostante il complesso turistico “Silenzio Cantatore” del Comune di Piano di Sorrento versante Golfo Salerno) in piena Area Marina Protetta “Punta Campanella” hanno prima seguito e poi fermato un’autovettura con a bordo due pescatori di frodo, L.D. e L.D.C. rispettivamente di 43 e 33 anni entrambi di Castellammmare di Stabia.
A bordo dell’autovettura è stato ritrovato l’ingente quantitativo di datteri estratto dalle rocce durante l’intera notte unitamente a tutto l’occorrente per portare a termine la pesca vietata (bombole, erogatori, martelli, pinze, etc). I datteri e le attrezzature sono state immediatamente sequestrate, per poi essere distrutti, e i due pescatori di frodo sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
L’operazione di stamane, che rientra in una più ampia attività di indagine che la guardia costiera sta portando avanti nell’imminenza delle feste di Natale, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto per estrarlo dalla roccia è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa, che è bene ricordare ricadono nella splendida cornice dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. “La lotta a chi distrugge l’ecosistema marino per interessi commerciali – ha dichiarato Cassone – sarà ancor più intensificata nell’approssimarsi dei cenoni di Natale e Capodanno”.