Il presidente Roberto Danovaro, nel presentare i risultati raggiunti ed i progetti futuri ha dichiarato: “Questa giornata è un momento importante per il nostro ente e il nostro Paese di cui rappresenta un’eccellenza. L’inaugurazione dell’Anno della Ricerca è un’occasione per fare il punto della situazione dopo tre anni di mandato e per progettare il futuro. Grazie alla presenza del Consiglio Scientifico e delle tante illustri personalità del mondo accademico, si lavora per comprendere la direzione che la ricerca può prendere e le possibili opportunità di sinergia e confronto al fine di valorizzare la spinta innovativa che la ricerca può avere nel miglioramento delle condizioni di vita”.
A seguire l’intervento del Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi, che ha affermato: “Napoli raccoglie una grandissima tradizione scientifica e universitaria: da sempre è stata una città della scienza e della formazione. L’Anton Dohrn è uno dei nostri gioielli cittadini che vanta grandi legami con l’università, un’istituzione scientifica di grandissimo rilievo competitiva a livello internazionale”. Presenti anche Giovanni Chieffi, in rappresentanza dell’Accademia dei Lincei e Carmine Piscopo, Assessore del Comune di Napoli al Diritto alla Città, alle Politiche Urbane, al Paesaggio e ai Beni Comuni, che ha portato i saluti del Sindaco, Luigi de Magistris.
Al termine degli interventi il biochimico britannico, professor Timothy Hunt (nella foto), premio Nobel per la medicina nel 2001 per i suoi studi riguardo al ciclo cellulare e all’attività delle cicline, ha tenuto la sua Plenary Lecture dal titolo “Stumbling on The Secret of Cell Division”, in cui ha illustrato la sua scoperta che gli ha valso il Nobel, le cicline appunto, proteine che controllano il ciclo vitale delle cellule di tutti gli organismi viventi, invitando i giovani ricercatori a cercare sempre l’ignoto, poiché, il più delle volte, le grandi scoperte avvengono per caso.
Il Premio Nobel ha ricordato il suo amore per Napoli con queste parole: “La biologia marina rappresenta la via del futuro, conosciamo ancora poco del mare e dal sapere ottenuto attraverso il suo studio possiamo ottenere preziose informazioni per migliorare la nostra vita. In quest’ottica la Stazione Zoologica rappresenta una grande risorsa per approfondire le grandi opportunità offerte dalle risorse del mondo marino”.
A latere dell’evento la riunione del Consiglio Scientifico con tutti i suoi membri: Ferdinando Boero, Coordinatore del Comitato, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento, Roberto Bassi, Dipartimento di Biotecnologia dell’Università di Verona, Nancy Knowlton dello Smithsonian Institution, Axel Meyer dell’Università di Konstanz, Stephen Palumbi della Hopkins Marine Station e Stefano Schiaffino, Accademico dei Lincei.
Nel pomeriggio, infine, Incontro-Dibattito dal tema: “Etica e Integrità nella Ricerca Scientifica” con la partecipazione di Elena Cattaneo, Senatrice a Vita e di Enrico Bucci, della Temple University di Philadelphia.
Giovanni Di Rubba