Lotta senza quartiere ai datterari che distruggono l’ecosistema marino da parte della capitaneria di porto – guardia costiera di Castellammare di Stabia. Anche stamattina, dopo una lunga attività di intelligence, il Nucleo di Polizia Giudiziaria della guardia costiera stabiese ha sequestrato altri 70 kg di datteri di mare, il cui valore sul mercato nero poteva aggirarsi in più 7mila euro. Nelle scorse ore i militari hanno sequestrato a Piano di Sorrento altri 90 kg di frutti di mare proibiti denunciando due persone.
In particolare, i militari della capitaneria di porto, comandata dal capitano di fregata Guglielmo Cassone hanno prima inseguito e poi fermato all’incrocio tra via Bottaro e via Provinciale Vigne Sant’Antonio del Comune di Torre Annunziata uno scooter con a bordo A. C. di Castellammare di Stabia, già noto alle forze dell’ordine perché datteraro di professione e più volte deferito alla autorità giudiziaria per reati analoghi. In possesso del pescatore di frodo è stato ritrovato l’ingente quantitativo di datteri estratto dalle rocce dell’area marina protetta di “Punta Campanella”, come dallo stesso confessato. I datteri sono stati immediatamente sequestrati, per poi essere distrutti, e l’indiziato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
I molluschi sequestrati in questa ennesima operazione sono di misura particolarmente grande e quindi molto pregiati. Ciò comporta un aumento del prezzo di cessione al mercato nero, ma fa riflettere in quanto un dattero di mare per raggiungere le dimensioni di quelli sequestrati (circa 12/13 cm) impiega quasi 15 anni. Immaginabile è quindi il danno arrecato all’ecosistema marino per estrarre illegalmente dalla roccia, frantumandola, ogni singolo dattero di mare. “La lotta a chi distrugge le rocce e il fondale marino per interessi commerciali – ha dichiarato il comandante Cassone – sarà ancor più incrementata nell’approssimarsi dei cenoni di Natale e Capodanno, prevedendo, tra l’altro, la presenza in mare h24 delle motovedette guardia costiera di Castellammare e Sorrento in attività di vigilanza per contrastare questo fenomeno di pesca assolutamente illegale”.