Castellammare, processo “cabina di regia”: ecco le richieste di condanna

bobbio (12)“Cabina di regia” del Comune di Castellammare di Stabia: il processo di primo grado è giunto alle richieste di condanna dei magistrati della Procura di Torre Annunziata. Lunghissima requisitoria ieri per i pm Barbara Aprea e Maria Benincasa nell’ambito del procedimento. “L’avviso per l’incarico di coordinatore era disegnato su misura per De Vita, – hanno affermato i magistrati – Bobbio doveva ricambiare il favore in quanto era stato il suo mandatario elettorale”.

In aula erano presenti solo Battinelli e De Vita mentre Bobbio era assente durante l’udienza presso la seconda sezione penale del tribunale di Torre Annunziata. Alla sbarra ci sono l’ex sindaco Luigi Bobbio, il suo testimone di nozze Francesco De Vita e il dirigente comunale Vincenzo Battinelli che devono rispondere a vario titolo di peculato e abuso d’ufficio. Per l’ex sindaco di centrodestra la richiesta è stata di due anni di reclusione, mentre per il funzionario comunale Battinelli richiesti quattro anni di carcere, sei anni per De Vita. Per i pm di Torre Annunziata l’ex coordinatore della cabina di regia, organo formato sotto la gestione dell’ex sindaco Bobbio per orientare l’azione amministrativa, avrebbe usufruito di rimborsi spese per un totale di 30mila euro per le sue missioni. Ricevute di spese per viaggi, hotel e ristoranti che però non era supportati da un “giustificativo” e soprattutto gli sono state rimborsate fatture emesse in giorni festivi e dei weekend

A far scattare le denunce degli allora ex consiglieri comunali di opposizione furono i rimborsi spese per cene, pranzi e pernottamenti in ristoranti ed hotel che sarebbero dovuti essere giustificati in seno all’attività della cabina di regia coordinata dall’avvocato De Vita, incarico per cui riceveva 160mila euro più 20mila euro di rimborsi spese all’anno. De Vita avrebbe presentato l’istanza di partecipazione al protocollo del gabinetto del sindaco a differenza degli altri candidati e poi, in ritardo, al protocollo generale. La sentenza è attesa per il prossimo mese di gennaio.

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