Inoltre secondo alcune indiscrezioni le prostitute avrebbero offerto rifugio a noti latitanti della zona e non solo: pare infatti che le alcove siano sovente adoperate dal sistema quale deposito per armi e stupefacenti. Per non parlare del caporalato ancora in auge ad Agnano: uomini di colore attendono ogni giorno ai margini della strada che qualcuno li ingaggi per un lavoro manuale giornaliero. Le precedenze nelle chiamate e le trattative sarebbero regolate da connazionali vicini alla camorra, pronta sempre a lucrare sulla disperazione dei più deboli. Per comprendere la veridicità di quanto narrato basterebbe percorrere in orario serale i luoghi
Ovviamente le forze dell’ordine, a cui indiscussa va la stima dei cittadini, non possono essere onnipresenti ne disporre di mezzi tali da garantire un monitoraggio dell’area h24. Nessuna polemica quindi con le uniformi dello Stato come qualche addetto ai lavori forse con eccessiva fretta ha più volte ravvisato nei nostri articoli ma al contrario la voglia di tutelare chi svolge un delicato compito senza godere dell’adeguato supporto umano e logistico.
Questo è un fatto e a precisarlo sono le stesse forze dell’ordine, attraverso il segretario Coisp Napoli Giulio Catuogno: “E’ veramente difficile operare in simili condizioni scontrandosi spesso con un’opinione pubblica feroce e aggressiva. Siamo determinati a svolgere con senso di responsabilità il nostro delicato incarico in difesa della pubblica sicurezza e della legalità ma è veramente dura lavorare ogni giorno senza sapere se si rientrerà a casa incolumi a fine servizio”. In sintesi: si svegli la politica o per Agnano e gran parte di Napoli l’emergenza sicurezza assumerà presto drammatiche proporzioni.
Alfonso Maria Liguori