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Leonardo Pavoletti al Napoli, la punta che serviva: i pro e i contro

Genoa's Italian forward Leonardo Pavoletti celebrates after scoring his second goal during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Us Citta di Palermo at Luigi Ferraris Stadium in Genoa, Italy, 17 January 2016 ANSA/SIMONE ARVEDA
Genoa’s Italian forward Leonardo Pavoletti celebrates after scoring his second goal during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Us Citta di Palermo at Luigi Ferraris Stadium in Genoa, Italy, 17 January 2016
ANSA/SIMONE ARVEDA

Il mercato di gennaio è ad un passo ed il Napoli ha già chiuso il primo colpo del 2017. Pavoletti, detto anche Pavoloso può essere già considerato un calciatore del Napoli.

La prima punta è stata pagata 18 milioni di euro, bonus inclusi e guadagnerà un fisso di 1,4 milioni a stagione per cinque anni con bonus sulla base delle prestazioni individuali e di squadra che possono portarlo a guadagnare oltre due milioni di euro all’anno. Per definire l’operazione, è necessario che il giocatore, vittima di un infortunio, rientri in campo il più presto possibile preferibilmente entro la fine di dicembre; ad ogni modo, prima delle firme di rito, sono già pronte in casa Napoli visite mediche specifiche durante la pausa invernale per dare il placet definitivo al nuovo acquisto.

L’operazione se dovesse concretizzarsi (l’uso del condizionale è d’obbligo) sarebbe il primo affare concluso tra De Laurentiis e Preziosi; molto spesso i due presidenti sono stati vicini ad un accordo per un giocatore ma per un motivo o per l’altro, gli accordi sono sempre saltati, caso Criscito docet. L’acquisto di Pavoletti può sembrare paradossale, infatti il Napoli prende un giocatore con l’intento di sostituire l’infortunato Milik, senza considerare che Pavoletti ad oggi è infortunato ed in questo inizio di stagione ha giocato solo una partita in più rispetto al polacco; dieci partite contro le nove di Milik.

Pavoletti, alle prese con il suo secondo infortunio stagionale, un trauma distorsivo-contusivo al ginocchio sinistro, è un calciatore ormai vittima del suo fisico di cristallo; una carriera costellata di infortuni specialmente negli ultimi anni che però non gli hanno precluso il definitivo riconoscimento mediatico, infatti, la mancata convocazione di Conte nell’ultimo europeo, ha fatto scatenare l’ira di tutti i tifosi della nazionale italiana che consideravano Pavoletti la migliore prima punta italiana in circolazione. Anche il Milan era sulle tracce di Pavoletti ma il Napoli, questa volta ha agito in anticipo bruciando la concorrenza dei rossoneri che cederanno Bacca ed avranno dunque anche loro la necessità di intervenire sul mercato per l’acquisto di una prima punta.

L’acquisto di Pavoletti, completa la rosa del Napoli in attacco, offrendo a Sarri una squadra ancor più che competitiva considerando che anche per l’anno prossimo il Napoli sarà impegnato su tre fronti ed il turn over risulta carta vincente se la qualità nella rosa rimane invariata permettendo ai vari giocatori che si avvicenderanno, riposo e forma fisica sempre al top. Con Pavoletti in rosa, Sarri in alcune partite potrebbe optare anche per un attacco a due con l’attaccante ex Sassuolo centrale d’attacco e Milik seconda punta, la stessa posizione che ricopre con la Polonia, dove ad interpretare il ruolo di punta centrale è un certo Lewandovski.

Pavoletti è la classica punta italiana vecchio stampo; forte fisicamente, insuperabile di testa, abile in acrobazia; l’ormai ex Genoa, è un animale d’aria di rigore; bravissimo nel far salire la squadra, offre sponde ai compagni ed è sempre pronto ad attaccare il primo palo. Con l’acquisto del “Pavoloso”, sembra scontata la cessione di Gabbiadini che nonostante l’inizio di stagione poco esaltante, non ha perso l’appeal internazionale con squadre anche di grosso calibro disposte a pagare molto bene il Napoli pur di avere il calciatore bergamasco in rosa. Borussia Dortmund, Schalke 04, Everton e Marsiglia sono interessate a Manolo, ma ad oggi la squadra più vicina a Gabbiadini sembra lo Stoke City disposto a versare nelle casse del Napoli 18 milioni di euro che permetterebbero agli azzurri di fare una plusvalenza di 4 milioni su Gabbiadini oltre a rientrare nella spesa per l’acquisto di Pavoletti.

Lo scenario verosimilmente descritto, doveva essere già realizzato in estate ma i tempi non erano maturi per varie ragioni; innanzitutto c’era poco tempo a disposizione per far incastrare i vari pezzi del puzzle, inoltre Pavoletti non era così sicuro di lasciare il Genoa, squadra nella quale si è definitivamente consacrato a livello nazionale.

Alessandro Di Napoli

 

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