“Continua il lento e inesorabile declino del Conservatorio di Napoli, un’istituzione storica dove hanno studiato moltissimi musicisti che hanno fatto e fanno la storia della musica italiana e mondiale”.
A lanciare l’allarme il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, raccogliendo la denuncia di Carlo Mormile, docente e rappresentante sindacale: “Anche quest’anno, così come successe lo scorso inverno, nonostante siamo ormai ben oltre la metà di dicembre, non sono stati ancora accesi i termosifoni, mettendo a rischio la salute degli studenti, dei docenti e di quanti lavorano o frequentano il conservatorio”.
“Senza dimenticare poi i rischi derivanti dai riscaldamenti di fortuna messi in pratica da alcuni dipendenti che hanno cominciato a riscaldarsi con vecchi termosifoni a corrente che di certo non garantiscono la necessaria sicurezza” ha aggiunto Borrelli.
“E a soffrire non sono gli esseri umani ma anche il prezioso patrimonio librario della biblioteca del San Pietro a Majella che per conservarsi correttamente necessita di una temperatura costante” ha aggiunto Borrelli per il quale “la vicenda dei riscaldamenti mai accesi nei tempi giusti si aggiunge a tante altre situazioni poco chiare, a cominciare da quella del docente che si divide tra la Cina e Napoli denunciata qualche mese fa da Report”.
“E’ ora di aprire una riflessione seria sul Conservatorio se si vuole salvare un’istituzione che fa parte della storia di Napoli” ha concluso Borrelli per il quale “se non si inverte la rotta, il declino sarà inevitabile”.