Aria di festa a “Cavalleggeri” dopo l’arresto del boss latitante della camorra Felice D’Ausilo. La brillante operazione effettuata dai carabinieri ha consentito la cattura del pericoloso boss di “Bagnoli”, segnalato tra Napoli e Caserta e poi rintanato in una villetta sita a Marano di Napoli (dove è stato bloccato dai militari dopo aver tentato un’inutile fuga attraverso un’attigua campagna). La notizia è stata accolta con grande gioia dagli acerrimi nemici dei D’Ausilio, ovvero dal gruppo Giannelli di Cavalleggeri (retto dal boss detenuto ma prossimo alla scarcerazione Alessandro) che intravedono nell’indebolimento dei D’Ausilio causato dall’arresto del capo indiscusso occasione propizia per imporsi criminalmente sul territorio.
Una volta vicino ai D’Ausilio Alessandro Giannelli è riuscito in poco tempo a costruire un gruppo autonomo circondandosi di giovani fedelissimi e particolarmente violenti: grazie ad alleanze eccellenti con la cupola di “Secondigliano” Giannelli potrebbe a questo punto tornare in auge cercando magari intese sottobanco con i clan del temuto rione “Traiano” (criminalmente governato dai Puccinelli) e del centro storico di Napoli. Un progetto criminale ambizioso che potrebbe mietere numerose vittime sul campo.
“Radio mala” sembrerebbe particolarmente preoccupata, al contrario, per la cattura di Felice D’Ausilio: si mormorerebbe infatti che il clan temendo proprio un’impennata dei Giannelli possa colpire per primo con agguati mortali nei confronti di pezzi da novanta del ras di Cavalleggeri. “I leoni sono stati feriti, ma ruggiscono ancora”: queste parole sarebbero state pronunciate, secondo alcune indiscrezioni trapelate da ambienti vicini ai D’Ausilio, subito dopo la notizia dell’arresto del boss Felice.
Troppo sangue “a terra”, troppo forte il desiderio di vendetta di un clan storico come quello dei D’Ausilio per credere in una resa senza condizioni all’avversario. Colpire per primi, ferocemente e in modo eclatante: questa in sintesi potrebbe essere la strategia de D’Ausilio per dissuadere i Giannelli da propositi espansionistici. Intanto la tensione nella zona cresce: le forze dell’ordine presidiano ininterrottamente i luoghi per prevenire stese e agguati che a questo punto sembrerebbero imminenti.
Alfonso Maria Liguori