Il Consigliere Regionale Alfonso Longobardi (Gruppo “De Luca Presidente”), Vicepresidente della Commissione Bilancio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Mi sono recato oggi presso l’Ospedale di Gragnano per verificare le condizioni di lavoro di alcuni reparti cruciali, a cominciare da Epatologia e Oncologia.
Si tratta di reparti all’avanguardia che non possono essere snaturati e mortificati, anche perché tra i pochi sul territorio capaci di attrarre pazienti e attirare mobilità attiva.
In questo reparti giungono Cittadini da altre Asl e in alcuni casi da altre Regioni.
Con il primario dottor Carmine Coppola e con il direttore di presidio dottor Mauro Muto ho sottolineato l’assoluta necessità di supportare con l’invio di almeno un infermiere l’attività quotidiana di un reparto (Epatologia) che lo scorso anno ho fatto riconoscere in Regione quale Centro di eccellenza per la prescrizione di farmaci salvavita nella cura delle malattie del fegato.
Da qui lo stanziamento di 25 milioni di euro circa all’anno per effettuare attività assistenziali e farmacologiche nell’ambito del Reparto che oggi funziona grazie al supporto lodevole di alcune associazioni di trapiantati.
Adesso quindi non si possono assumere decisioni incoerenti con queste scelte strategiche di programmazione sanitaria e dunque occorre iniziare dall’invio di personale infermieristico per rafforzare attività e assistenza.
Sono certo che i vertici Asl sapranno valutare con grande attenzione istanze ed esigenze del Reparto guidato dal dottor Carmine Coppola.
Il tutto a tutela di pazienti sofferenti ed in un’ottica di corretta programmazione sanitaria, tenendo unicamente conto delle esigenze dei cittadini e mai di altre logiche che in passato hanno sempre e solo determinato problemi e false aspettative.
Sempre oggi, invitato dalla dottoressa Maddalena Bianco che ringrazio, ho salutato alcune decine di pazienti oncologici che trovano nel Reparto dell’ospedale di Gragnano un punto di riferimento fondamentale per la propria vita e la propria salute.
Avanti tutta al fianco di cittadini, pazienti, medici e operatori sanitari per salvaguardare l’assistenza sui Monti Lattari».
