“Le luminarie natalizie a Castellammare di Stabia? Siamo di fronte ad una città che ride e ad un’altra città che piange a causa della pessima gestione, l’ennesima, da parte dell’amministrazione comunale”. Così Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale. “Sin dai giorni successivi all’accensione delle luminarie – ha continuato Cimmino – i cittadini hanno potuto rendersi conto che più di una cosa non tornava. Così, mentre si faceva distinzione tra cittadini del centro e della periferia alcuni assessori si sono addirittura appuntati delle medaglie al petto per fregiarsi dell’organizzazione. Un’organizzazione che in realtà ha fatto acqua da tutte le parti.
Come prima cosa è bene puntualizzare che la gran parte del merito dell’accensione delle luminarie è da attribuire all’Ascom che, come ogni anno, fa di tutto per portare in città il clima natalizio. Il problema è sorto nel momento in cui è intervenuto il Comune: in molti si sono ritrovati con il solo filo senza le luminarie, nonostante l’amministrazione comunale abbia stanziato un’ulteriore somma per completare l’opera e nonostante il contributo versato dai negozianti all’Ascom.
Per non parlare poi della situazione del centro storico e delle periferie. Caro sindaco Antonio Pannullo e consiglieri comunali della maggioranza, Castellammare non è costituita solamente dal corso Vittorio Emanuele: perché dunque mortificare le altre zone della città? Quei cittadini non meritano si vedere illuminate a festa le strade almeno a Natale? Via Napoli e tutto il rione ‘ex Cmi’ sono prive di luminarie mentre il centro storico è scarsamente illuminato.
Dobbiamo dedurre che questi cittadini sono considerati di serie B dall’amministrazione? Non è possibile che dopo che il centro antico, così come il quartiere ex Cmi, sono state al centro di un duro dibattito in campagna elettorale oggi vengano lasciate nel degrado e nella tristezza. Chiediamo al primo cittadino di provvedere immediatamente ad illuminare queste zone di Castellammare: ci sono altri quattro giorni utili, i cittadini attendono”.