Napoli, camorra: doppio colpo alla “Vanella Grassi”, due arrestati

foto-1-1Doppio colpo a quello che resta del gruppo criminale di camorra “Vanella Grassi” inflitto negli ultimi giorni dalle forze dell’ordine a Napoli. Nell’ordine: nel tardo pomeriggio di ieri la polizia ha arrestato in flagranza di reato Giuseppe D’Ambrosio per tentata estorsione in concorso con altri soggetti non ancora identificati, porto e detenzione di arma clandestina, il tutto aggravato dal metodo mafioso. L’arresto sarebbe l’epilogo di una denuncia presentata da un commerciante di “Secondigliano” il 16 dicembre scorso relativa ad una richiesta estorsiva subita da due giovani che si erano presentati come affiliati al clan della Vanella Grassi. Mille euro la tassa imposta dalla camorra all’imprenditore.

Gli operatori della squadra mobile della Questura di Napoli hanno atteso la consegna del denaro agli aguzzini per intervenire. A riscuotere la tangente Giuseppe D’Ambrosio con a carico numerosi precedenti di polizia per reati analoghi e nella cui auto è stata rinvenuta e sequestrata una pistola semiautomatica Walther calibro 7,65 con matricola abrasa. D’Ambrosio risulta inoltre essere fratello di Delio, altro noto pregiudicato attualmente sotto processo per un tentativo di estorsione messo in essere nella zona di San Pietro a Patierno.

La guardia di finanza ha invece tratto in arresto dopo un rocambolesco inseguimento I. M. di 47 anni altro esponente della Vanell avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì dopo che non si era fermato all’alt intimatogli da una pattuglia delle fiamme gialle mentre era ala guida di una “Lancia Y” in Piazza Bovio. Nel tentativo di fuga l’arrestato ha tentato di disfarsi di una pistola semiautomatica Beretta calibro 9 lanciandola dal finestrino dell’auto che è stata invece ritrovata e sequestrata dai finanzieri.

Sequestrati anche 1300 euro che l’uomo aveva con sé. Gli inquirenti non avrebbero dubbi: i superstiti della Vanella tenterebbero di sbarcare il lunario in ogni modo ben consapevoli di essere ormai bersagli “facili” per i clan rivali di Secondigliano. Ecco perché girerebbero armati e sempre in forte stato di agitazione come testimoniato dagli agenti intervenuti nei rispettivi arresti. Della serie: ancora segnali di guerra nella già martoriata Secondigliano.

Alfonso Maria Liguori

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