Nel pomeriggio di oggi l’assise comunale si apriva e chiudeva in pochi minuti tra polemiche, accuse e mancanza di numero legale che invalidava l’adunata e rimandava tutto a domani alle 12 quando si dovrà verificare se la maggioranza potrà ancora contare su una solida maggioranza.
All’ordine del giorno del Consiglio Comunale, tra gli altri punti, “Pianificazione urbanistica del territorio comunale: redazione del nuovo piano urbanistico comunale in ottemperanza alla L.R. 16/2004 e approvazione delle linee di indirizzo” e ancora “Riconoscimento debiti fuori bilancio ex articolo 194 D.LGS. 267/2000”.
A far traballare l’amministrazione guidata dall’avv. Andrea Viscovo, una dichiarazione letta dal consigliere Ivan Aprea che riportiamo di seguito:
“L’entusiasmo che le elezioni comunali avevano prodotto nella nostra coalizione, in seguito al sorprendente risultato ottenuto, si è progressivamente indebolito. In particolare modo negli ultimi mesi si è determinato uno scollamento tra l’Esecutivo e una parte della maggioranza.
Questo scollamento non è casuale, ma è il risultato di comportamenti che hanno influito sia sul buon andamento dell’Amministrazione, che sui rapporti politici. Questi ultimi oggi assumono un profilo che vede come elementi predominanti la mancanza di fiducia e il sospetto; mentre, elementi come la collegialità, il confronto e la condivisione sono totalmente assenti nelle attuali dinamiche.
La fase che attraversiamo vede sempre più affermarsi l’idea che un “uomo solo al comando” possa governare la città. Questa idea allo stesso tempo sta rendendo l’Esecutivo e il Consiglio organi di ratifica di decisioni assunte al di fuori delle sedi istituzionali.
Appare chiaro che il corretto rapporto tra i diversi organi dell’Amministrazione presenta notevoli segni di cedimento. Sindaco e Consiglio sono eletti dal popolo e ad esso devono rispondere, mentre la Giunta, scelta dal Sindaco, ha il compito di agire nel rispetto degli indirizzi posti dal Consiglio.
Vale la pena ricordare che Sindaco e Consiglieri comunque non hanno ricevuto una delega in bianco, ma hanno l’obbligo di rispettare il mandato che i cittadini gli hanno conferito attraverso il voto. Un mandato che lega le scelte amministrative al programma che è stato presentato.
Se queste condizioni subiscono intollerabili interferenze e deformazioni, il ruolo di indirizzo e controllo, che le norme assegnano ai consiglieri, diviene difficilmente praticabile. Tutto questo non aiuta il faticoso compito di amministrare, la politica e la democrazia. Noi siamo convinti che è necessario un immediato cambio di rotta.
Riteniamo che il dialogo tra l’esecutivo e i capigruppo debba essere costante senza subire distorsioni e frapposizioni. Riteniamo che bisogna lavorare intensamente per tenere unita la maggioranza, e su questo punto in nostro contributo non è mai mancato. Riteniamo che bisogna rispettare le norme che regolano i rapporti tra Sindaco, Giunta e Consiglio.
In particolar modo riteniamo, che vadano modificati nell’immediato i comportamenti che tendono a restringere enormemente il campo della partecipazione democratica alla formazioni delle scelte.
Comunichiamo quindi, che fino a quando questi comportamenti non muteranno saremo costretti ad assumere posizioni conseguenziali; la prima di queste è che oggi non parteciperemo alla seduta del Consiglio”.
A fine dichiarazione il gruppo consiliare formato dallo stesso Aprea e dai consiglieri Mariarosaria Borrelli ed Antonio Forte abbandonava l’aula. Dopo pochi minuti, con un vero e proprio effetto domino, si allontanavano dal palazzo di città anche gli esponenti di Area Comune, Luciano Manfellotti, Raffaele Montanino e Vincenzo Manfellotti e ancora il consigliere Pd, Titti Viola e Sergio Vaccaro consigliere del Movimento 5Stelle. Numero legale mancante e tutto rimandato a domani.
Intanto il sindaco Viscovo, nel prendere atto di quanto accaduto, si dichiarava “sereno” e pronto al confronto. Il primo cittadino, però, allo stesso tempo serenamente condannava il comportamento dei tre consiglieri firmatari del documento letto da Aprea che “a sorpresa” si presentavano in consiglio con tale decisione forse dettata dal “frizzante clima natalizio” più che ad un vero e proprio problema politico. Viscovo concludeva annunciando una riunione di maggioranza che a dir suo di certo dovrebbe appianare le eventuali incomprensioni e sottolineando più volte che: “Gli interessi della città di Volla vanno sempre prima degli interessi personali”.
Angela Del Gaudio