Sversamento abusivo di eternit tra i boschi di “Quisisana”: sopralluogo della polizia municipale di Castellammare di Stabia e sequestro della discarica pericolosa in attesa della bonifica. I sigilli al cumulo di amianto sono stati apposti dagli agenti del comando di Palazzo Farnese questa mattina nell’ambito della più ampia operazione che ha interessato l’area di Quisisana per il caso dei pali installati nel complesso monumentale delle “Fontane del Re”.
La zona dei boschi è da tempo presa di mira dai criminali dell’ambiente che tra gli alberi e ai lati delle strade che si arrampicano fino al monte Faito gettano rifiuti di ogni genere. Più di una volta i rifiuti sono anche stati dati alle fiamme. Sugli sversamenti non molto tempo fa il Nucleo di Polizia Ambientale del comando di polizia municipale di Castellammare ha aperto un’inchiesta individuando e denunciando anche alcuni cittadini. Solo pochi giorni fa un grosso cumulo di spazzatura tra cui un grosso elettrodomestico è stato incendiato.
Via Giusso, in particolare, è ripetutamente oggetto di sversamenti illeciti di rifiuti di vario genere che, puntualmente “qualcuno” incendia. Un modus operandi che ricorda quanto accade nella non troppo lontana “Terra dei Fuochi”. La strada, paradossalmente interdetta anche al transito pedonale a causa del pericolo di smottamenti, durante la notte si affolla di furgoni ed automobili da cui si scarica di tutto.
Elettrodomestici, pezzi di mobilio, contenitori di vernici, altro materiale elettronico, giocattoli e poi materiale edile di risulta e pneumatici. Gettati abusivamente in maniera sistematica. Da qui l’ipotesi che se il corretto smaltimento costa molto, come nel caso degli pneumatici, può capitare che ci sia qualcuno disposto ad offrire il servizio ad un prezzo molto più basso rispetto alle normali piattaforme. Persone che caricano camion di rifiuti che provvedono poi a sversare in maniera particolare, ovvero inondando la zona collinare di Castellammare di spazzatura di ogni tipo. I piromani fanno il resto.
(Foto Ferdinando Fontanella)