Una donna chiede spiegazioni ad un uomo in mascherina, trincerato dentro l’ufficio del pronto soccorso. “Abbiamo chiamato la direzione sanitaria un’ora fa, attendiamo indicazioni”. Un addetto del 118 in tuta arancione è al cellulare: “Abbiamo preso tutte le precauzioni del caso e fatto tutto il possibile”. C’è ansia e preoccupazione in questi locali sempre affollati ed ora cristallizzati. Siamo al pronto soccorso dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia: nel primo pomeriggio di oggi un ragazzo di 18 anni, S. P., residente ad Agerola, è stato trasportato qui d’urgenza. Il giovane ha perso la vita e dai primi accertamenti dei medici si tratterebbe di un presunto caso di meningite.
Immediate sono scattate le procedure d’allarme, il triage è stato bloccato, tutto il personale è stato messo in quarantena. Medici, infermieri e guardie giurate indossano le mascherine ed hanno cominciato la profilassi con il “Ciproxin”, un potente antibiotico. Le ambulanze vengono dirottate altrove: il pronto 
soccorso del San Leonardo, un ospedale che copre centinaia di migliaia di persone della provincia a sud di Napoli è al momento off-limits.
Dall’Asl Na3 Sud per il momento hanno fatto sapere che è in corso una riunione per decidere il da farsi. Con il picco influenzale e il pronto soccorso che era già in difficoltà per il troppo carico ed il poco personale non è una situazione semplice da gestire. Nei reparti la voce del decesso per sospetta meningite si è sparsa in fretta ed anche qui c’è apprensione per ciò che potrà succedere nelle prossime ore. La morte del ragazzo potrebbe aggiungersi alla lista di decessi per meningite avvenuti nella Toscana e nel Lazio nelle scorse settimane.
Il 18enne, come già accennato, viveva con la famiglia ad Agerola ed il padre sarebbe un appartenente alle forze di polizia in servizio in penisola sorrentina. A questo punto bisognerà accertare dove il giovane possa aver contratto la meningite ed avviare tutte le precauzioni del caso.
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