Natale di fuoco per la politica strianese. Il 27 dicembre scorso il sindaco di Striano ha effettuato il tanto decantato rimpasto di giunta. Voci di palazzo giravano da ben due mesi. Prima di concludere l’anno Aristide Rendina ha ben pensato di rimpastare la farina del suo mulino.
Vanno via dalla giunta di palazzo Filippetto, Marino Severino Rendina e Santolo Sorvillo, già assessori al personale, all’urbanistica e ai lavori pubblici. Subentrano a loro l’ex presidente dell’assise civica Giuseppe Maccarone con deleghe in materia di personale, affari istituzionali, URP e sport; e il consigliere Urlico Gravetti con delega in materia di lavori pubblici, ambiente, servizi cimiteriali e patrimonio.
Maggiore impegno, invece, per il vicesindaco Elisa Eleonora Boccia. La fascia tricolore riconferma per lei le deleghe in materia di bilancio, tributi, programmazione e controllo economico-finanziario a cui aggiunge urbanistica e attività produttive. Al contrario, minore impegno per l’assessore Rosa Rega, la quale perde tra le sue deleghe quella allo Sport ceduta a Maccarone, mentre vengono riconfermate quelle in materia di politiche sociali, istruzione, cultura e tempo libero, protezione civile.
Con il consiglio comunale del 28 dicembre, viene eletto nuovo presidente del civico consesso Santolo Sorvillo, già assessore della consiliatura Del Giudice e Rendina.
Partono subito i commenti dell’attenta opposizione. Unita e compatta l’opposizione propone il consigliere Concetta Cordella alla carica di presidente del consiglio comunale. Il sindaco ringrazia i consiglieri per aver comunque proposto un membro della maggioranza alla carica.
Il consigliere dell’opposizione interviene: “Questa elezione del Presidente del Consiglio è soltanto una rappresentazione teatrale per dare un contentino ai componenti della maggioranza.” Secondo D’Andrea l’ex Presidente Maccarone non ha ritenuto di motivare le proprie dimissioni in alcuna forma istituzionale come la convocazione di una riunione dei Capigruppo. Maccarone ha deciso di rilasciare una nota, poi ribadita in Consiglio Comunale, che le sue dimissioni erano per motivi strettamente personali e quindi irrevocabili.
“Hanno voluto ancora una volta prendere in giro i Cittadini del nostro amato paese. Inutile dire che questo rimpasto è figlia di una crisi interna oramai sotto gli occhi di tutti, un rimpasto non fatto di pura spontaneità e guardando l’interesse del paese, ma bensì dai ricatti dei suoi stessi componenti della maggioranza.
L’assurdità sta nei cambi degli Assessori dove il Sindaco ne loda le competenze, l’abnegazione, i risultati raggiunti e poi li fa fuori.
Sono preoccupato perché in due anni e mezzo non è stato deliberato alcun provvedimento di aiuto ai cittadini e per il rilancio delle imprese. Di fronte alle difficoltà il sindaco non ha deciso di accelerare, ma di rallentare ulteriormente, con un rimpasto basato solo su giochi di potere e valzer di poltrone.
La nostra richiesta, fatta dal sottoscritto e dal consigliere comunale Vincenzo Coppola è stata molto chiara in Consiglio Comunale: Se non sono in grado di governare, vadano a casa, almeno per dignità politica. Quella che stiamo vivendo è una delle pagine più buie della storia politica recente.
Questa Giunta ha poche idee e molto confuse, grande superficialità e la sensazione che il sindaco non abbia nemmeno in mano la situazione.”
Raffaele Massa