“Ringrazio i miei avvocati, Bruno Larosa e Andrea de Sanctis, che mi hanno assistito con grande umanità e professionalità. Non perdo fiducia nella magistratura e nella tenuta delle regole processuali che mi hanno consentito di riabbracciare la mia famiglia a Capodanno. L’esperienza vissuta, in questi giorni a “Regina Coeli”, mi ha confermato la necessità che finalmente la politica si occupi di una umanità abbandonata quale quella dei detenuti, e dello straordinario lavoro condotto dagli agenti che operano nelle strutture di tutta Italia – ha concluso Laboccetta –. Il più grande favore al crimine che la nostra società può fare è quello di considerare “perduti” gli uomini e le donne che conoscono da vicino il mondo carcerario”.
Ricordiamo che l’ex deputato Amedeo Labocetta era stato tratto in arresto (custodia cautelare in carcere) perché indagato di associazione per delinquere transnazionale che riciclava i proventi del mancato pagamento delle imposte sul gioco online e sulle video-lottery.