Tangenziale di Napoli, una risorsa da tutelare per la città

Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali dello stesso partito, Marco Gaudini e Stefano Buono, vorrebbero chiedere al governo di abolire il pedaggio in Tangenziale per le uscite interne lasciandolo in vigore solo per quelle esterne. Sempre i Verdi avrebbero inoltre pubblicamente dichiarato che la Tangenziale potrebbe ammortizzare il mancato introito causato dall’abolizione parziale del pedaggio diminuendo lo stipendio dei vertici aziendali, con particolare riferimento a Pomicino.

tangenziale-napoli-maltaNel pieno rispetto di una figura politica valida come quella di Francesco Emilio Borrelli e della libertà d’opinione propria di uno stato democratico ci soffermiamo al contrario sulla necessità per Napoli di potenziare al massimo gli ottimi servizi già offerti dalla Tangenziale.

In pieno allarme rosso sul fronte terrorismo l’idea di poter avere una lingua d’asfalto che percorre l’intero territorio cittadino fino a Pozzuoli monitorata h24 non può che far dormire ai napoletani sonni tranquilli. Per non parlare poi, lo ribadiremo sempre con estrema chiarezza, dello stato di abbandono in cui versano arterie attigue: vere e proprie trappole per l’utenza lasciate in balia degli eventi.

Sul fronte occupazionale inoltre  tanto di cappello alla Tangenziale di Napoli che ha sempre avuto un rapporto di estrema fiducia e correttezza, anche sul piano finanziario, coni propri dipendenti. Intere generazioni di lavoratori napoletani in servizio presso la Tangenziale di Napoli non ricordano un mese in 40 anni di attività non retribuito con precisione scrupolosa da parte di un’azienda seria e solida.

In risposta all’euro  parlamentare Fulvio Martusciello che aveva dichiarato di voler portare l’abolizione del pedaggio per il transito in Tangenziale all’attenzione della comunità europea avevamo risposto che l’occupazione si tutela non si distrugge: oggi con altrettanta fermezza difendiamo questo sano principio nel rispetto di chi vergognosamente deve al contrario “combattere” con datori di lavoro poco corretti per ottenere sempre a Napoli il proprio stipendio.

Venga fuori allora il meglio dei napoletani, la maturità civile di un popolo che vanta tradizioni storico- culturali millenarie: la Tangenziale serve alla città e alle migliaia di utenti che la percorrono per raggiungere agilmente i vari quartieri evitando il traffico interno.

Della serie: continuiamo a vedere pieno un calice che a tutti i costi una parte della politica vorrebbe svuotare arrecando danno agli utenti e agli onesti lavoratori napoletani che danno vita a questo colosso aziendale simbolo stesso della città di Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.