Ma andiamo con ordine. Dopo la morte del 18enne di Agerola, infatti, in tutto il comprensorio vesuviano si è diffusa la psicosi per la meningite e moltissime sono state le richieste indirizzate all’Asl. Quest’ultima, fino a quando è stato possibile, ha diffuso i vaccini per poi terminarli nel giro di pochissime ore. Al momento, il presidio locale ha a disposizione, quotidianamente, solamente 35 vaccini.
Le persone quindi sono costrette a mettersi in fila fin dalle prime ore del mattino per tentare di ricevere la cura. Eppure la direzione dell’Asl aveva assicurato l’impossibilità della diffusione di una malattia e di una epidemia: non è bastato però alla cittadinanza che ha deciso comunque di vaccinarsi e togliersi qualsiasi dubbio.
Durante le file in attesa del vaccino, comunque, è tanto il nervosismo: molte persone arrivano al bancone per non ritirare nulla a causa del sold out. Inoltre, a tutto ciò, bisogna considerare che a Castellammare mancano anche i vaccini per le malattie più comuni e che vengono distribuiti ogni anno in questo periodo. Una situazione altamente caotica che sta facendo imbestialire moltissime mamme che temono per la sicurezza dei propri figli.
La loro rabbia è affidata soprattutto ai social network dove su alcuni gruppi virtuali stabiesi si stanno ripetendo a distanza di poche ore tantissimi commenti indignati nei confronti dell’Asl e per come sta gestendo questa situazione. Stessa frustrazione e rabbia che si respira anche nei pressi della sede locale. Sono tutti alla ricerca di un vaccino ma solamente in pochi riusciranno ad averlo.