Ancora una stesa nel Rione Traiano: così la camorra inaugura il 2017

stesa-rione-traianoNuova stesa della camorra a Napoli nel Rione Traiano: la notte scorsa sono giunte alla polizia numerose chiamate che parlavano di colpi esplosi in aria lungo il vialone principale del popolatissimo rione.

Giunte sul posto le volanti hanno effettivamente rinvenuto 5 bossoli calibro 9×21 esplosi da una pistola semiautomatica. Per gli inquirenti è un brutto segnale, indica la ripresa delle ostilità nel feudo camorristico della famiglia Puccinelli. Gli investigatori mantengono il massimo riservo sulle indagini che appaiono oltremodo complesse. Alleanze e poi rotture continue si alternano tra i Petrone e i Puccinelli che contenderebbero il controllo degli affari illeciti sul territorio ai cosiddetti scissionisti del rione Lazzaro – Basile. Principale business per le organizzazioni criminali il traffico di stupefacenti.

Pronti a tutto i clan pur di controllare le remunerative piazze di spaccio attive h 24 nella zona. Secondo radio mala i conflitti nascerebbero da cellule dei clan composte da giovanissimi affiliati pronti a tutto pur di raggiungere in breve tempo i vertici del sistema. In certe realtà, al di là delle polemiche inutili tra Saviano e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, purtroppo la camorra continua a regnare sovrana enormemente favorita dall’ignoranza, dall’inoccupazione e dalla dispersione sociale in cui versano quartieri ad alto rischio come il Rione Traiano.

La musica è sempre la stessa: dal centro storico alla periferia il sistema starebbe vivendo una fase di riciclo generazionale scandito da una guerra feroce tra gruppi criminali senza regole ne limiti. Si colpisce ovunque, a qualsiasi ora del giorno e soprattutto contro chiunque sia ritenuto vicino ai nemici, senza badare all’età, al sesso o alla condizione fisica della vittima. Spesso si colpiscono parenti lontani dei boss in nome di una faida che sembra non conoscere fine.

In questa miserabile realtà le istituzioni dovrebbero fare molto di più potenziando i mezzi e le risorse umane a disposizione delle forze dell’ordine e investendo in politiche preventive finalizzate a creare occupazione in città. Il tempo della retorica e del “più bello, più bravo e più buono” sono finiti da tempo: la camorra continua a sparare e a mietere vittime innocenti, come nel caso della bambina ferita in seguito ad una sparatoria avvenuta giorni addietro nel mercato della Maddalena.

Della serie: sinergia e amore per la città o non si vincerà mai il match con il crimine organizzato.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.