Era nascosto in un vano a piano terra dal quale si accede tramite una sorta di finestra bassa sul piano stradale.
Qualcuno ve lo aveva spinto dentro a forza e giaceva lì, verosimilmente in attesa della notte del 17 gennaio, quando sarebbe stato dato alle fiamme in occasione dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abate, il Santo del fuoco e protettore degli animali. Subito dopo il rinvenimento i militari dell’Arma hanno ispezionato tutti i piani dello stabile rinvenendo ben 63 alberi di varia grandezza, accatastati in varie stanze e a vari piani dell’edificio in attesa del falò.