Volla: in nome delle larghe intese, dalle liste civiche ai partiti

comune-vollaIl 19 dicembre si sono tenute le elezioni per i componenti dei cinque consigli per il Distretto Ente Idrico Campano (Calore Irpino, Sele, Napoli Volturno, Sarnese Vesuviano, Caserta).

Per ogni ambito territoriale i consigli sono composti da 30 rappresentanti, distribuiti in base al numero di abitanti nei comuni, suddivisi in tre fasce: la A con popolazione superiore ai 30mila abitanti, la B con abitanti che vanno da 5mila a 29.999. la fascia C comprende, invece, i Comuni che vanno da 0 a 4.999 abitanti.

Le liste in pervenute erano due, di cui la prima formata prevalentemente dai Sindaci che portano avanti le battaglie per la gestione pubblica dell’acqua, e la seconda, formata dal PD e Forza Italia.

Volla rientra nella Fascia B, e tra coloro che sono stati eletti vi è anche il Sindaco di Volla Andrea Viscovo, con la lista n. 2 “Acqua: tutela di tutti”, nata dopo la sonora sconfitta dei deluchiani al referendum costituzionale con l’accordo tra i vertici Pd e Forza Italia in nome delle “larghe intese”.snap-c

“Sicuramente – sottolinea in un comunicato il Movimento 5Stelle vollese – avremmo apprezzato la candidatura del nostro Sindaco nella prima lista, e non nella lista formata del partito unico, di cui ha sempre cercato di smarcarsi durante la campagna elettorale.

pd-forza-italia-600x313E bene ricordare anche le sonore affermazioni durante la campagna elettorale, Dove i partiti hanno messo bocca si rilevano i peggiori risultati”, “Manfellotti ostaggio dei partiti, noi la vera novitàqueste sono alcune delle frasi che hanno accompagnato questa amministrazione durante la campagna elettorale a Volla, cercando di smarcarsi dai partiti o forse cercando di mostrarsi come la novità. Quando il M5S di Volla sosteneva che mettere facce nuove in una lista solo per far vedere che era in atto un finto cambiamento, aveva ragione.

Riprendendo l’intervento di Andrea Coletti che diceva; quando su una parete c’è la muffa la soluzione è rimuoverla, non passarci sopra una mano di vernice, perché la muffa subito dopo ritorna ancora peggio di prima. Questo è quello che vediamo, una mano di vernice su un muro irrimediabilmente rovinato.

Augurandoci che questa fusione sia stata solo un’opportunità per il paese e non un cambiamento di rotta, che metterebbe in discussione senza ombra di dubbio, la fiducia dei cittadini conferitagli sulla base di quanto promesso in campagna elettorale. Essere più che sembrare, era lo slogan.

Se ci fosse più coerenza tra i fatti e le parole, ci sarebbe più chiarezza e meno illusioni.

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