Napoli, sparatoria al mercato: spuntano i video amatoriali del raid

21-10-2016-cc-nel-mercato-della-maddalena-jpgSvolta nelle indagini sulla sparatoria al mercato della “Maddalena” a Napoli che ha portato al ferimento di un bambina di dieci anni: sarebbero spuntati dei video amatoriali girati con alcuni cellulari da persone presenti sul posto al momento dell’aggressione. Immagini che in sequenza potrebbero rivelare l’esatta dinamica dei fatti e l’identità dei sicari che forse non volevano solo ferire gli extracomunitari ambulanti. Secondo alcune indiscrezioni pare infatti che solo la prontezza di riflessi e la forza fisica nello scontro con i taglieggiatori delle vittime abbia evitato il peggio.

In pratica la spedizione punitiva voluta dal sistema contro chi aveva osato ribellarsi al pizzo imposto dalla camorra avrebbe dovuto avere esiti mortali. Un dato gravissimo che se confermato proverebbe il livello di ferocia raggiunto dalla camorra dei clan storici operanti nella zona come i Mazzarella orfani al momento di figure carismatiche. L’arresto infatti di Vincenzo Mazzarella (alias “Harry Potter”) e del latitante Salvatore Barile (nipote di Vicenzo Mazzarella senior , alias “‘o pazzo”) avrebbe indebolito un gruppo criminale egemone da anni nella zona porto, a San Giovanni a Teduccio, nella zona “Mercato” e in buona parte del centro storico, con particolare riferimento a “Forcella”.

I tempi sono cambiati in casa camorra e oggi i Mazzarella si troverebbero a fare i conti con nuovi ras violenti e fanatici pronti a tutto pur di controllare le attività illecite sul territorio. Semplice la logica seguita dai baby boss: meglio morire a testa alta che sottostare, tra carcere e latitanze, ad un clan per tutta la vita. Arrivisti e spesso cocainomani consumati i boss new generation non avrebbero alcuno scrupoli a colpire persino disabili e bambini imparentati o appartenenti a formazioni malavitose rivali. Le informative di polizia e carabinieri parlerebbero chiaro: è guerra aperta contro una delle più violente e sanguinarie espressioni di camorra operanti a Napoli e in provincia da anni.

Complice l’assenza di occupazione e la scarsa scolarizzazione per i clan è uno scherzo arruolare nuovi affiliati, ragazzini che svendono le proprie esistenze per poche centinaia di euro e forse uno scooter. Ad oggi appare ancora inadeguata la risposta delle istituzioni e del mondo politico. Purtroppo si ha l’impressione che il protagonismo prevalga sull’amore per la città. Intanto gli onesti partenopei continuano a vivere nel terrore di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato sentendosi sempre più ostaggi del cinico e perverso sistema camorristico.

Alfonso Maria Liguori

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