“La Campania è la seconda regione più visitata se si guarda ai musei, solo nel Lazio hanno ottenuto risultati migliori ma potevano contare anche sulla spinta del Giubileo e su quanti arrivano a Roma per visitare Città del Vaticano, ma il risultato del 2016 deve essere un punto di partenza e non di arrivo”,
Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura, e Gianni Simioli de La radiazza, per i quali “c’è ancora tanto da lavorare per sfruttare a pieno le enormi potenzialità offerte da un’offerta museale unica al Mondo e non ancora valorizzata come si dovrebbe perché in Campania, con la cultura e il turismo si potrebbe creare un’economia sana e virtuosa in grado di creare migliaia di posti di lavoro.
Si pensi, per esempio, al Museo di Capodimonte e al bosco circostante, esso stesso un’opera d’arte – hanno continuato Borrelli e Simioli -. Stiamo chiedendo al Comune di preparare e installare una segnaletica adeguata a indicarne la presenza e il percorso per arrivarci ai turisti ma anche agli stessi napoletani che continuano a sottovalutare un Museo che ospita collezioni uniche al Mondo e di valore inestimabile tanto che un gruppo di cittadini ha deciso di preparare una segnaletica improvvisata per aiutare i turisti spaesati”.
I dati dei visitatori 2016 a musei e siti archeologici di Napoli e della Campania fotografano un vero e proprio boom dell’arte e dei beni culturali, che si confermano trainanti per il turismo.
Nella speciale classifica Pompei, dopo il Colosseo, rimane saldamente il secondo monumento più visitato d’Italia: 3.209.089 ingressi registrati nei dodici mesi appena trascorsi, pari a 7,5 per cento in più, con un incasso record di 23,5 milioni di euro: dati destinati a crescere, grazie alle nuove aperture annunciate nel 2017 e alla grande mostra su Picasso.