Un messaggio di speranza per i tanti onesti napoletani che popolano il cuore storico della città, che si trovano quotidianamente a fare i conti con baby gang scatenate dalla capacità offensiva inquietante. Ormai si spara contro chiunque per il controllo degli affari illeciti, fossero pure bambini o disabili. Il business della droga: questa la principale fonte di reddito per un sistema a cui si sono opposti coraggiosi ambulanti extracomunitari.
“I miei connazionali – ha precisato il presidente della comunità senegalese Pierre Pereira – torneranno nelle strade del quartiere con la fierezza di sempre riponendo massima fiducia nelle forze dell’ordine e credendo fermamente nella legalità. La paura non serve a nulla e non si supera chiudendosi ne isolandosi”. Così in quello che una volta era il regno del clan Giuliano, retto da Luigi (alias “‘o re”) e dai fratelli, oggi si affacciano famiglie
Giuliano: un gruppo ai vertici della Nuova Famiglia in cui persino le donne, Erminia Giuliano nello specifico sorella di Luigi, ricoprivano ruoli di primo piano girando tra la gente del quartiere con il carisma di chi si proclama arbitrariamente governatore assoluto e difensore del popolo. “Celeste”, così veniva chiamata Erminia Giuliano per il colore degli occhi, donna dalla bellezza prorompente e sempre impeccabile nell’abbigliamento.
Oggi i nipoti dei Giuliano vorrebbero riappropriarsi di quella che una volta era “casa loro”: non importa quanto sangue innocente occorra versare o quante guerre di camorra combattere. L’importante, nella perversa logica di camorra, è far comprendere ai rivali che i Giuliano son tornati, determinati più che mai a rimanere nel quartiere che li vide eccellere criminalmente parlando al punto di essere ritenuti dalla gente dei vicoli signori assoluti di Napoli.
Alfonso Maria Liguori