“I lavori stanno arrecando innumerevoli disagi ai residenti e stanno danneggiando le attività commerciali dell’area. La situazione in zona ‘Madonna della Libera’ a Castellammare di Stabia è indecente e paradossale, tenuto conto che molto probabilmente i cittadini non godranno di alcuna utilità una volta terminate le opere. Assistiamo a disservizi ogni giorno sui quali l’amministrazione comunale sembra impotente di fronte ad essi: ultimo ma non ultimo le scuole e gli studenti al freddo”.
Così i consiglieri del gruppo consiliare “Prima Stabia” Vincenzo Ungaro, Gaetano Cimmino e Massimiliano De Iulio che nelle ultime ore hanno protocollato un’interpellanza a risposta scritta ed orale nei confronti del sindaco Antonio Pannullo e dell’Assessorato ai Lavori pubblici riguardante i lavori di metanizzazione nell’area di via Castello e Madonna della Libera.
“Già in passato ci siamo occupai della questione, – ha continuato il capogruppo Vincenzo Ungaro – ovvero subito dopo che erano cominciati i lavori senza alcun preavviso e con l’impossibilità per i residenti di percorrere in auto l’unica strada di accesso al borgo per gran parte della giornata. Tanto più che al momento non sono noti tutti gli atti necessari a tale metanizzazione, il cronoprogramma, il perché il Comune è rimasto silente agli appelli lanciati dai cittadini e dall’opposizione.
Come al solito, inoltre, insistenti indiscrezioni fanno apparire la vicenda ancor più paradossale. Una volta cominciati i lavori si è pensato bene di contattare la ‘Gori’ per realizzare contestualmente agli impianti per il gas anche la fognatura tanto attesa dai residenti. Come a dire: disagi sì, ma alla fine la frazione collinare avrà tutti i servizi a disposizione. E invece no. Perché ‘Napoletanagas’ ha interrotto i lavori in attesa di una risposta di ‘Gori’ che non è mai arrivata. Così la prima ditta ha ripreso a lavorare completando la posa fino al Santuario che domina la località stabiese nei pressi del Castello ed il ripristino definitivo della sede stradale è ancora in corso di esecuzione.
Ma non solo: la metanizzazione è arrivata solo fino al Santuario mentre per le abitazioni a monte della struttura ci sarebbe bisogno di un contratto di comodato d’uso con oneri a carico dei residenti. Tutto ciò, che si somma anche allo spegnimento insensato dell’illuminazione pubblica per chissà quale motivo, ci sembra inaccettabile. Per mesi i residenti sono rimasti intrappolati senza ricavarne alla fine alcun beneficio.
Chiediamo risposte e chiediamo che il centrosinistra al governo della città la faccia finita con le tante passerelle e con le tante promesse senza alcun seguito: ci sono residenti che non possono rientrare a casa, ci sono studenti costretti a seguire le lezioni al freddo perché nelle scuole mancano i riscaldamenti. Cosa aspetta l’amministrazione a intervenire?”.