«Spero vivamente di poter essere per voi e con voi segno – ha scritto monsignor Marino rivolgendosi alla diocesi di Nola appena dopo la sua elezione a vescovo della chiesa dei santi Felice e Paolino – povero certamente come tutti i segni, del vero Agnello e Pastore e potermi dedicare con ogni mia forze e capacità a tutti e ciascuno. Perciò ripeto in questo momento a voi quanto ho avuto modo di scrivere a papa Francesco nel momento di accettare la nomina: “Sarà il Signore Stesso a sostenere i passi e un più generoso impegno nella dedizione pastorale che intendo rinnovare oggi nelle mani di Vostra Santità, facendo mie proprio le parole di Pietro il quale esorta a pascere il gregge di Dio sorvegliandolo non perché costretto ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padrone delle persone a me affidate, ma facendomi modello del gregge (cfr. 1Pt 5,2-4)”. [..] So – ha concluso il nuovo vescovo – che la Chiesa di Nola è una Chiesa viva e che in questo tempo “sinodale” avete vissuto una stagione ricca di grazia sotto la guida del caro arcivescovo Beniamino, a cui rivolgo un grato saluto nella comunione fraterna, intendendo con ciò abbracciare tutti voi, presbiteri e diaconi, religiosi/e, i seminaristi, l’Azione Cattolica e le varie espressioni del Laicato. Vi abbraccio e vi benedico uno per uno, chiedendo che il Signore faccia brillare il suo volto su di voi e vi conceda pace. Che il Pastore supremo quando apparirà possa donarci la corona della gloria che non appassisce».
«In quest’ora – ha dichiarato monsignor Pasquale D’Onofrio, delegato generale della diocesi – il sentimento che pervade la Chiesa nolana è di gratitudine per il Signore che non smette di prendersi cura del suo Popolo inviando i suoi Pastori. Tutti i momenti della giornata che ci apprestiamo a vivere – pensata assieme a monsignor Marino – vogliono esprimere questo sentimento: dall’incontro col volto giovane della comunità cristiana, al saluto della città fino al momento più significativo, la condivisione della mensa eucaristica. Nola accoglie il suo nuovo Pastore perché attraverso di lui il Signore stesso si fa sempre di nuovo nostro compagno di strada nella nostra storia».
Il motto episcopale di monsignor Marino è “In illo uno unum” (Sant’Agostino), che richiama il concetto teologico di unità del corpo mistico di Cristo e la vocazione all’unità in Cristo. Nel suo stemma episcopale, poi, proprio a motivo della sua elezione a vescovo di Nola, monsignor Marino ha fatto aggiungere una campana in movimento: si tratta di un chiaro riferimento a San Paolino di Nola, patrono della diocesi, compatrono della Campania e, secondo la tradizione, l’inventore della funzione liturgica delle campane.