Napoli, “Agnano”: cresce la discarica abusiva. Una montagna di inciviltà

Traversa di via Scarfoglio ad “Agnano”, Napoli: cresce la discarica abusiva sita nelle vicinanze di una struttura alberghiera che ospita le forze di polizia in trasferta per servizi d’ordine pubblico a Napoli. Tempo addietro avevamo ampiamente documentato questa vergogna senza fine: oggi i cumuli di rifiuti sono cresciuti come una montagna di inciviltà e illegalità.

Il tutto a poche decine di metri da un’arteria stradale storicamente famosa perché sede delle principali concessionarie d’auto in città. Forse il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assise partenopea ignorano simili sfaceli che testimoniano il lassismo nei controlli e l’anarchia comportamentale di chi disonora la comunità con la propria ingiustificabile condotta.

Tra i rifiuti potrebbe esserci di tutto: scooter (bruciati) e armi usate in stese agguati di camorra ultimamente registrati tra “Pianura” e “Fuorigrotta”, amianto e sostanze tossiche altamente nocive per l’uomo. Non comprendiamo come sia possibile che dopo le denunce lanciate dal giornale con tanto di foto dettagliate e filmati ad oggi furgoni continuino indisturbati a scariche immondizia di ogni genere come se si trattasse di una discarica regolare.

Non si può tacere dinanzi ad uno spettacolo talmente miserabile da rasentare l’osceno: di quale città cantano i signori politici e gli amministratori locali quando parlano di rinascita socio-economica proprio non si è capito. Si ha l’impressione che di fatto si sia ormai divisa Napoli in ricchi e poveri, in chi può e non può a seconda del ceto sociale d’appartenenza o del quartiere in questione.

Una comunità dove la camorra imperterrita colpisce giorno per giorno, dove non c’è occupazione, dove chi popola certe realtà deve scendere a compromessi con delinquenti senza scrupoli per poter vivere tranquillo, dove per assicurare la più sgangherata delle utilitarie occorre versare premi di quasi1000 euro annui alle compagnie di assicurazione a causa dell’enorme numero di truffe messe in essere nel napoletano ai danni delle stesse.

In queste condizioni come si possa parlare di città in ripresa proprio non si comprende. Chi ama realmente Napoli e la rispetta deve adoperarsi perché certe dinamiche mutino , dare il proprio prezioso contributo alla causa senza cedere al fatalismo rinunciatario. Della serie: governi Napoli chi la ama sul serio o la capitale del mediterraneo imploderà presto sotto il peso di endemiche inefficienze.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.