Nelle prossime ore sarà presentato il testo del decreto per la riorganizzazione della Soprintendenza speciale di Pompei e dell’Area archeologica Centrale di Roma.
Ad annunciarlo è il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che rende noto, tramite un comunicato sul sito del Ministero, le novità relative ai due siti archeologici più visitati in Italia.
Scopo degli interventi, che portano a compimento il processo di riforma avviato nel 2014, è l’adeguamento delle due Soprintendenze agli standard internazionali riguardo istituti e luoghi di cultura.
Il decreto istituisce il Parco archeologico del Colosseo, ampliandone la giurisdizione e redistribuendone, tra il patrimonio di Roma e l’intero sistema museale nazionale, le risorse derivate dalla vendita dei biglietti. Viene decisa, inoltre, la nascita della Soprintendenza speciale Archeologia, belle arti e paesaggio del Comune di Roma, che tutelerà il patrimonio culturale del restante territorio comunale.
A fronte di una considerevole riorganizzazione del patrimonio storico della capitale, si profilano ben poche novità per gli scavi di Pompei. In ottemperanza al Codice dei beni culturali e del paesaggio, infatti, la Soprintendenza speciale Pompei assume la denominazione di Parco archeologico di Pompei e il Soprintendente l’appellativo di Direttore. Quest’ultimo, allo scadere dell’incarico dell’attuale Soprintendente, sarà selezionato mediante concorso pubblico internazionale, così come avviene per molti altri centri d’interesse culturale.
Salvatore D’Amora