Si tratterebbe di volti già noti alle forze dell’ordine. Nello specifico i militari hanno rinvenuto e sequestrato nell’abitazione dei due arrestati in via Padre Ludovico da Casoria (e nell’attinente cantinola) una pistola semiautomatica calibro 7,65, 100 cartucce, 50 grammi di crack e 2040 euro in contanti (quasi certamente provento dell’attività di spaccio).
In contemporanea nel lotto “K” di Scampia è stata sequestrata una mitraglietta “Skorpion”, cartucce per fucile mitragliatore “Kalashnikov” e proiettili per pistole di diverso calibro. La mitraglietta Skorpion sarebbe stata provata sui muri dell’edificio popolare come testimoniano i numerosi bossoli rinvenuti dai carabinieri durante i controlli. Ancora tratto in arresto un 29enne a piazza Garibaldi del Bangladesh senza fissa dimora per danneggiamento aggravato e minacce. L’uomo in evidente stato di ebbrezza stava colpendo senza motivo alcune auto in transito nella zona minacciando i passanti.
Infine eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di un 17enne collocato in comunità per reati di droga. Ancora una volta l’alto impatto dell’Arma sul territorio partenopeo ha dato i suoi frutti: la risposta dello Stato al crimine organizzato, la prova tangibile di come si resti sempre vigili e operativi nella lotta alla camorra.
Questo, è doveroso ricordarlo sempre, nonostante le forze dell’ordine tutte a Napoli operino sotto organico e con supporti logistici inefficienti. Una nota positiva che non può che infondere speranza negli onesti cittadini napoletani che guardano con grande fiducia ai tutori dell’ordine e in particolar modo ai carabinieri. Ora la politica deve fare il suo dovere promuovendo campagne di prevenzione sul territorio che fungano da deterrente per i giovani allontanandoli dalle ciniche lusinghe della strada. Della serie: la comunità è grata alle uniformi dello Stato per l’ottimo servizio svolto in difesa della legalità e del vivere civile.
Alfonso Maria Liguori