Accolto il ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania presentato dai consiglieri di opposizione del comune di Boscoreale Gennaro Langella, Giacomo Tafuro e Francesco Faraone, che annulla il bilancio pluriennale 2015-2017 approvato nella seduta del Consiglio comunale del 28 agosto 2015.
L’appello era stato avanzato nell’ottobre dello stesso anno per violazione e falsa applicazione dell’art. 33 dello Statuto Comunale. I ricorsisti denunciavano infatti la mancata ricezione dell’avviso di convocazione, che di norma deve pervenire tre giorni prima dell’assemblea.
«L’ennesimo episodio di insipienza politica di quest’amministrazione, che non perde occasione per dimostrarsi animata da dilettanti allo sbaraglio». Questo il commento a caldo dell’ex sindaco Langella, che ha aggiunto, rincarando la dose: «si preparano tempi difficili per Boscoreale che si trova in fase di predissesto finanziario e con il futuro ipotecato anche nel caso in cui la Corte dei conti accettasse il finanziamento del comune vesuviano, richiesto dal sindaco a copertura del buco di oltre sei milioni di euro».
Il riferimento è chiaramente agli interessi che peserebbero sul paese per il prossimo decennio, costringendo le future amministrazioni a restituire quasi un milione all’anno, «riducendo all’osso i servizi e l’assistenza sociale e spremendo i contribuenti con ulteriori aumenti di imposte».
A poche ore dalla diffusione della notizia della bocciatura del bilancio, i consiglieri di opposizione, forti della sentenza favorevole, hanno richiesto un incontro col Prefetto, allo scopo di «denunciare le palesi irregolarità dell’amministrazione Balzano e sollecitare una risposta delle istituzioni». La speranza è naturalmente quella di far saltare la poltrona del sindaco, ipotesi che, nondimeno, appare tutt’altro che realistica.
Salvatore D’Amora