Accolto il ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania presentato dai consiglieri di opposizione del comune di Boscoreale Gennaro Langella, Giacomo Tafuro e Francesco Faraone, che annulla il bilancio pluriennale 2015-2017 approvato nella seduta del Consiglio comunale del 28 agosto 2015.
L’appello era stato avanzato nell’ottobre dello stesso anno per violazione e falsa applicazione dell’art. 33 dello Statuto Comunale. I ricorsisti denunciavano infatti la mancata ricezione dell’avviso di convocazione, che di norma deve pervenire tre giorni prima dell’assemblea.
![](https://www.ilgazzettinovesuviano.com/wp-content/uploads/2011/10/Langella-Gennaro.jpg)
«L’ennesimo episodio di insipienza politica di quest’amministrazione, che non perde occasione per dimostrarsi animata da dilettanti allo sbaraglio». Questo il commento a caldo dell’ex sindaco Langella, che ha aggiunto, rincarando la dose: «si preparano tempi difficili per Boscoreale che si trova in fase di predissesto finanziario e con il futuro ipotecato anche nel caso in cui la Corte dei conti accettasse il finanziamento del comune vesuviano, richiesto dal sindaco a copertura del buco di oltre sei milioni di euro».
Il riferimento è chiaramente agli interessi che peserebbero sul paese per il prossimo decennio, costringendo le future amministrazioni a restituire quasi un milione all’anno, «riducendo all’osso i servizi e l’assistenza sociale e spremendo i contribuenti con ulteriori aumenti di imposte».
A poche ore dalla diffusione della notizia della bocciatura del bilancio, i consiglieri di opposizione, forti della sentenza favorevole, hanno richiesto un incontro col Prefetto, allo scopo di «denunciare le palesi irregolarità dell’amministrazione Balzano e sollecitare una risposta delle istituzioni». La speranza è naturalmente quella di far saltare la poltrona del sindaco, ipotesi che, nondimeno, appare tutt’altro che realistica.
Salvatore D’Amora