Napoli, studenti cinesi scippati: recuperata dalla polizia la refurtiva

Storia a lieto fine per due laureandi cinesi del Conservatorio di Napoli. Nella tarda serata di ieri dopo aver assistito ad una rappresentazione teatrale messa in scena al teatro “San Carlo” i due giovani poco più che 20enni si erano incamminati verso piazza Garibaldi per ritornare a casa. Mentre transitavano lungo corso Umberto I alcuni agenti del reparto Prevenzione Crimine Campania in servizio nella zona hanno notato un uomo che seguiva dal marciapiede opposto i due cinesi e uno scooter che a sua volta, procedendo lentamente, tallonava i 20enni.

Immediatamente gli agenti, presagendo il peggio, si sono avvicinati con l’auto ai cinesi assistendo in diretta allo scippo fulmineo di una borsa che una dei due aveva con se da parte dell’uomo sullo scooter che riusciva poi con una manovra rocambolesca a darsi alla fuga. Nel frattempo i poliziotti raggiungevano e bloccavano il complice a piedi che veniva poco dopo contattato dallo scippatore sul cellulare.

Il ladro voleva accertarsi del non arresto dell’amico. Grazie ad una professionale e articolata opera di persuasione del fermato in contatto telefonico con il complice è stato possibile ritrovare la refurtiva nascosta nei pressi di un porta rifiuti sito all’angolo tra il ponte di Casanova e corso Garibaldi. L’uomo è stato poi denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento: gli agenti hanno inoltre sequestrato il cellulare usato per parlare con il complice al fine di risalire all’identità dello stesso tramite la rubrica.

I due cinesi, spaventati ma entusiasti per l’esito positivo della brutta vicenda, hanno voluto fare un “selfie” con i poliziotti accorsi in loro aiuto ringraziando la polizia italiana per la rapidità d’intervento e la competenza dimostrate. Una bella storia che evidenzia ancora una volta il valore delle forze dell’ordine: uomini e donne che a discapito di organici insufficienti e supporti logistici inadeguati fanno miracoli per garantire la sicurezza dei cittadini sul territorio.

Sarebbe ora però che la politica si occupasse di loro, tutelando le uniformi dello Stato come meritano: troppe volte a causa di alcuni “infedeli”, di mele marce nei vari corpi si addita negativamente chi al contrario con coraggio e dignità rischia ogni giorno la vita per la Repubblica e la legalità.

Alfonso Maria Liguori

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