Dal 24 gennaio al 12 febbraio prossimi, al teatro Bellini di Napoli, è di scena Toni Servillo in “Elvira”, tratto da “Elvire Jouvet 40” di Brigitte Jacques .
Lo spettacolo, che ha debuttato al Piccolo di Milano, è la trascrizione di sette lezioni tenute da Lous Jouvet, regista e attore di teatro e di Cinema, al Conservatoire National d’Art Drammatique di Parigi.
Le Lezioni riguardano un’unica scena del “Don Giovanni” di Molière: l’addio di Elvira al suo antico amante; il protagonista del lavoro moleriano, accompagnato dal fido servo Sgangarello, assiste all’entrata irruente nella sua casa della donna, che, in nome dei sentimenti provati un tempo per lui, lo incita a smetterla con la sua vita dissoluta per evitare il castigo divino.
All’epoca, Jouvet e la sua giovane allieva danno vita ad una profonda dimostrazione della validità del suo metodo di ricerca. “Elvira”, dice lo stesso Servillo, porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, davanti ad un sipario che non si aprirà mai, con un Maestro ed un’allieva nel momento della creazione di un personaggio.
Toni Servillo, come attore di cinema, ha vinto due European Film Award, quattro David di Donatello, quattro Nastri d’argento, un Globo d’oro, tre Ciak d’Oro e del Marc’Aurelio d’Argento, come miglior attore, al Festival Internazionale del Cinema di Roma.
In teatro, ci piace ricordarlo in alcuni lavori di Eduardo, come “Sabato, Domenica e Lunedì”, ”Le voci di dentro” ed altre opere del drammaturgo napoletano.
Federico Orsini