Napoli, Forcella-Duchesca: flash mob per il salumiere-coraggio

Flash Mob stamattina al rione “Forcella” di Napoli dei cittadini che effettueranno una spesa simbolica nell’esercizio commerciale alimentare di Ciro Scarciello, l’esercente quotidianamente preso di mira dai media dopo la sparatoria di due settimane fa che ha portato al ferimento di una bambina di dieci anni. Il volto del salumiere è finito in tv nei giorni scorsi intervistato da una giornalista della trasmissione di “Rai 3” “Chi l’ha visto?”.

“Sono sfinito e ho continue emicranie: – ha dichiarato Scarciello – vengono ogni giorno nel mio negozio a chiedermi come siano andate le cose in relazione alla sparatoria di qualche tempo fa in cui rimase ferita una bambina. Io voglio solo lavorare in pace. Esponendomi in prima persona, rivendicando giustizia per gli onesti cittadini e i commercianti della zona ho incredibilmente sollevato un muro tra la mia persona e i residenti. Chiedo solo di lavorare in pace, di vivere onestamente con i miei cari nel mio quartiere”.

L’uomo aveva dichiarato come certi fenomeni estorsivi fossero di “casa” nel quartiere chiedendo l’intervento immediato delle istituzioni in difesa della legalità e della pubblica sicurezza nella zona. Paradossalmente però una volta spenti i riflettori del momento l’omertà è tornata tra la gente di Forcella che ha cominciato ad evitare il commerciante. Un atteggiamento tipico di chi da sempre vive abbandonato dalle istituzioni in contesti dove la camorra gode di un potere offensivo ed economico inimmaginabile.

Gli onesti cittadini non hanno auto blindate o scorta e si trovano spesso a dover fronteggiare da soli gente senza scrupoli con ramificazioni ovunque nella società. Un dato questo che ci sentiamo di sottolineare nel rispetto di chi meriterebbe ben altra attenzione da parte dello Stato. Fortunatamente Luigi Leonardi, imprenditore minacciato dalla camorra e costretto oggi per aver denunciato gli aguzzini a vivere sotto scorta, ha promosso in favore di Scarciello una manifestazione di solidarietà.

I cittadini acquisteranno spese simboliche dal commerciante per fargli sentire la propria concreta solidarietà. Un gesto ricco di contenuti messo in essere da chi non ha nessuna intenzione di scappare da Napoli regalando una secca vittoria al crimine organizzato. Adesso però le istituzioni devono muoversi e in fretta: basta con le retoriche politichesi e con le campagne elettorali protratte nel tempo. Della serie: chi non ama Napoli, politico o amministratore, ceda il posto a chi è pronto a combattere quartiere per quartiere (e non solo per la Napoli bene) per il riscatto della capitale del Mediterraneo.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.