Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera dell’ex consigliere comunale di Boscoreale, dimissionario, Luigi Buffone, in merito a quanto sta accadendo in queste settimane al Comune.
“L’amministrazione comunale eletta nel 1993 dichiarava il primo dissesto finanziario del Comune di Boscoreale. – ha scritto Buffone – Nel 2016 l’amministrazione attuale, in seguito ai problemi economici dell’Ente, ha proposto e fatto votare il cosiddetto ‘Piano Pluriennale di Rientro’, non il dissesto: cambia il nome ma sono sempre lacrime e sangue per i cittadini.
La differenza consiste nel fatto che gli amministratori così facendo conservano la candidabilità, mentre con la dichiarazione di dissesto sarebbero stati non candidabili. Classico atteggiamento di chi pensa alla poltrona. I cittadini pagheranno comunque tutto al massimo: aliquote, tariffe e tributi vari.
Aggiungiamo anche che già sono stati sospesi da questa amministrazione servizi precedentemente erogati, come l’assistenza domiciliare per gli anziani, trasporto disabili; e mutui, attinti per la manutenzione e la sicurezza delle scuole, sono stati veicolati su indistinte opere pubbliche. Si è preferito rincorrere i problemi, seguendo metodiche del passato, piuttosto che prevenirli o risolverli con atteggiamenti coraggiosi, virtuosi e innovativi.
In tre anni nulla si è voluto fare per mitigare in senso realmente riformista i drammatici disagi economici che incombevano. In particolare, l’ho detto e lo ripeto, si poteva intraprendere un percorso realmente coraggioso e differente, attraverso scelte strutturali per una seria riorganizzazione della macchina comunale (un apparato fermo a più di trent’anni fa), una riconsiderazione di ‘Ambiente Reale’ in termini di efficienza, efficacia, trasparenza e oculatezza gestionale, una gestione alternativa del grosso patrimonio immobiliare dell’Ente basata su criteri di ponderazione e lontana da ogni sirena clientelare.
L’amministrazione invece era occupata a rilanciare annosi impegni progettuali, riprendendo la vecchia politica delle varianti in corso d’opera, a ratificare incarichi e ruoli di responsabilità. Boscoreale ha bisogno d’altro, i cittadini devono riprendersi il loro ruolo di partecipazione attiva per dire ‘mo bast’ a questo modo di fare amministrazione e preparare un nuovo corso, alternativo negli uomini e innovativo nelle idee”.