Napoli, blitz contro i parcheggiatori abusivi della “movida”

Operazione della polizia locale di Napoli contro i parcheggiatori abusivi: sino alla tarda serata di ieri i caschi bianchi hanno controllato accuratamente le strade della movida di “Chiaia”. Il team di vigili, coordinati dai capitani Gaetano Frattini e Giuseppe Imperatore, ha identificato e condotto presso la sede dell’unità operativa Chiaia 63 abusivi a cui sono state contestate infrazioni per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore.

Nel contempo gli agenti hanno sequestrato la somma di 620 euro quale provento dell’attività illecita. A carico di alcuni fermati sono emersi precedenti penali per estorsione, contrabbando, tentata rapina e possesso d’armi. Nello specifico i vigili hanno operato in via Chiatamone, piazza Vittoria, via Generale Orsini, Riviera di Chiaia, viale Gramsci, viale Dhorn, via Caracciolo, via Imbriani, via Torelli, Piazza Sannazzaro, via Pisanelli, via Leoncavallo, Piazza Trieste e Trento, piazza Carolina m via Martucci e via Campiglione.

L’operazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi de Magistris, è stata effettuata al fine di contrastare l’odioso fenomeno sul territorio. Un’illecita attività che sarebbe gestita dalla camorra, come testimonierebbero i precedenti penali rilevanti emersi a carico di alcuni abusivi fermati.

Un business del crimine organizzato da non sottovalutare per cui in passato ci è scappato anche il morto. Forte tra i clan il concetto di territorialità: ogni sconfinamento è punito nel migliore dei casi con un primo avvertimento e poi in caso di insistenza da parte dell’”invasore” anche con la condanna a morte dello stesso.

In casa camorra non si fanno sconti a nessuno: è questo un concetto che forse per alcune istituzioni non è ancora ben chiaro. Questo triste dato emergerebbe dalla semplicità con la quale si chiede alla gente in certi contesti di ribellarsi al malaffare senza offrire di contro ai cittadini valide difese. Ricordiamo sempre, per onestà e rispetto dei partenopei, che arrivare scortati in auto blu in certe zone è ben diverso dal viverci giorno per giorno senza godere di alcun baluardo difensivo. Un plauso è rivolto al corpo della municipale per l’ottimo servizio svolto in difesa della legalità e della pubblica sicurezza.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.