Castellammare, camorra: preso il latitante dei “D’Alessandro” Massimo D’Agostino

Nel 2013 non era più rientrato in carcere dopo un permesso premio: dopo quattro anni di latitanza questa mattina gli agenti della polizia di stato hanno arrestato Massimo D’Agostino, elemento di spicco del clan di camorra dei “D’Alessandro” di Castellammare di Stabia. D’Agostino è stato rintracciato in un “basso” utilizzato come covo in via Parini a Torre Annunziata.

Gli agenti del commissariato di Ps di Torre Annunziata, infatti, sono riusciti ad individuare il luogo dove l’uomo si nascondeva, precludendogli ogni possibilità di fuga, dopo aver cinturato l’intera zona. D’Agostino, detenuto presso il carcere di Taranto, il 18 agosto 2013, chiese ed ottenne un permesso premio, non facendo più rientro nella struttura carceraria, rendendosi così latitante.

I poliziotti hanno fatto irruzione nel basso utilizzato come covo, sorprendendo ed arrestando D’Agostino. Inutile il tentativo del 38enne di allontanarsi dal posto, fornendo agli agenti false generalità. Gli agenti lo hanno sorpreso in possesso di un revolver “Smith & Wesson”, calibro 38, con matricola abrasa e completo di munizionamento.

D’Agostino, 39 anni alias “‘o torrese”, genero del defunto boss di “Scanzano” (quartiere-roccaforte della cosca) Giuseppe Verdoliva, ha precedenti per omicidio, associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione ed altro, è stato condotto dai poliziotti alla casa circondariale di Napoli Poggioreale. L’uomo, tra l’altro, dovrà rispondere dei reati di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina e relativo munizionamento.

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