La vittima è stata travolta e uccisa in un tratto in cui i binari disegnano un’ampia curva che viene solitamente percorsa ad una velocità sostenuta. Inevitabile, proprio a causa della curva e della velocità di circa 70 km orari, l’impatto violento che non ha lasciato alcuno scampo alla vittima, investita e mutilata in più parti.
La circolazione sulla tratta interessata è stata sospesa per consentire ai tecnici di estrarre i resti della vittima dalle rotaie.
Per il momento si sa solo che si tratta di un uomo di carnagione chiara, che però non aveva documenti addosso. Si attende dunque che i resti dell’uomo siano del tutto recuperati, estratti dal treno che lo ha travolto, e ricomposti in modo da consentire agli uomini dell’Arma di provare a dargli un nome.
L’ipotesi che si fa sempre di più strada è quella del suicidio anche stando alla zona in cui si è consumato l’incidente. In effetti oltre ad essere una tratta con minima visibilità, ricordiamo la curva e la velocità, ma è anche protetta da una recinzione che non permetterebbe ad una eventuale distrazione di provocare un episodio così grave. Per raggiungere le rotaie bisogna dunque scavalcare volontariamente la rete ed è proprio per questo che si pensa principalmente al suicidio.
Saranno le indagini dei carabinieri a stabilire la dinamica dell’impatto e se si sia trattato di suicidio o di incidente.
Intanto l’EAV fa sapere, «l’azienda predisporrà una indagine interna per accertare le modalità dell’incidente».