Gli ospedali della Campania, al momento, non stanno vivendo sicuramente uno dei momenti migliori e si deve registrare, nelle ultime ore, un duro scontro fra i sindacati e allo stesso la Direzione Sanitaria per quanto riguarda particolarmente la presenza di organico nei vari ospedali.
Attraverso un comunicato, Nursing – Up e FSI mostrano tutto il loro malcontento: “Le scriventi OO.SS. riportandosi a quanto accaduto al P.S. di Nola (rimbalzato agli onori delle cronache nazionali) si dichiarano seriamente preoccupate dal possibile reiterarsi di analoghe condizioni, che nuovamente possano ledere, la dignità degli utenti e l’immagine dell’Azienda e di coloro che, in essa, lavorano con senso del dovere. I 5 Pronti soccorso dei principali Ospedali dell’Azienda NA 3 Sud (unitamente ai reparti di degenza) stanno pagando un conto salatissimo.
Ma l’Azienda pare non voglia rendersene conto: si continua nell’imperterrita politica di spremere gli ospedali ma non si decide di mettere mano al territorio. Eppure da oltre una anno è agli atti una relazione predisposta dalla stessa azienda dalla quale risulta che nei servizi territoriali vi sono 165 infermieri in esubero”.
Secondo i sindacati, c’è una cattiva distribuzione di personale sul territorio campano: “Distretti (ad esempio Pompei) che scoppiano di personale di giovane età, che si ritrovano a svolgere funzioni ambulatoriali assegnati a lavorare ”sotto casa” senza magari aver mai lavorato in corsia, mentre infermieri sessantenni lavorano nei Pronto Soccorso e nelle emergenze!”.
Per questo motivo chiedono alla Dr. Costantini: “Non bisogna guardare lontano per le soluzioni, basta un minimo di buona volontà. Una proposta che non è provocatoria: considerando che tutti i precari stabilizzati, dal 2010 sono stati assunti per garantire i LEA, come sancito nei relativi decreti regionali; considerando che negli ultimi 5 anni sono stati effettuati diversi trasferimenti in entrata, “ per
esigenze di servizio” ma con assegnazioni diverse dagli ospedali; si chiede al Direttore Generale di assegnare d’ufficio, il suddetto personale ai presidi Ospedalieri, senza attendere verifiche perditempo”.