Dai giornali ho appreso che l’amministrazione comunale ha intenzione di realizzare una piazza in città. Bene, credo che l’iniziativa possa essere accolta positivamente, anche se bisogna valutare con molta attenzione il progetto dell’intervento, gli attori in campo, i costi dell’operazione e le regole che governeranno l’intero processo. Bisognerà verificare se il progetto rispetterà il PRG vigente, se ci sarà bisogno di una variante oppure di una deroga.
Comunque, a mio avviso, i punti su cui concentrarsi sono due: la qualità del progetto urbano e le funzioni che saranno realizzate per sostenere i costi di esecuzione dello spazio pubblico; atteso che il Comune non metterà a disposizione fondi propri ma solo aree di sua proprietà su cui graverà parte dell’intervento.
Lo spazio pubblico è un tema serio sul quale già in passato sono intervenuto; tema che a mio avviso dovrebbe essere affrontato con la collettività.
Rilevo invece, che l’amministrazione arriverà con un provvedimento nel prossimo consiglio comunale su una questione molto sentita dalla cittadinanza senza che questa sia stata minimamente coinvolta. Sarebbe stato utile aprire un confronto, “un laboratorio di progettazione partecipata“ con l’adesione dei tecnici dell’amministrazione, dei cittadini, degli imprenditori coinvolti ecc. Il pericolo è che, ancora una volta, “il progetto alla scala urbana contrattato” da pochi, e in stanze anguste, possa essere molto appetibile per una politica dirigista, per gli imprenditori coinvolti, ma poco interessante per i cittadini e per i loro reali bisogni.
Auguro di sbagliarmi, ma un dinosauro della prima Repubblica, da me politicamente distante anni luce, diceva: «A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca».
Riccardo Festa