Bagnoli, Strada Vicinale Malaspina resta una discarica a cielo aperto

“Strada Vicinale Montespina: Quartiere Bagnoli”. Così recita l’iscrizione di marmo posta a lato della I traversa di via Scarfoglio ad Agnano. Ci siamo più volte occupati del sito trasformato in discarica a cielo aperto dove è possibile trovare rifiuti di ogni genere, dalle carcasse di auto e moto rubate a materiali tossici provenienti dal settore industriale chimico. Per non parlare poi dei sacchetti chiusi che potrebbero contenere Dio solo sa cosa: il tutto in piena guerra di camorra e in pieno allarme rosso sul fronte ecologico nella zona. Siamo stati sul posto, ci siamo tornati recentemente e ci siamo andati oggi: sembra incredibile come nonostante le numerose denunce ampiamente documentate dal giornale e le segnalazioni dei residenti non si siano stati presi provvedimenti per porre fine ad una vergogna che lede fortemente l’immagine della città. Perché a scaricare l’immondizia di ogni genere, in barba alle più elementari normative vigenti, sono proprio i cosiddetti “furbetti” nostrani.

Questo l’andazzo: per poche centinaia di euro imprese campane si rivolgono ad individui senza scrupoli pronti a sversare ovunque scorie di ogni tipologia, incuranti dell’inquinamento ambientale e delle drammatiche conseguenze sulla salute pubblica.

Soldi, maledetti e subito per comprare la coscienza di chi è talmente abbagliato dal facile guadagno da perdere di vista i più sacri ideali di civiltà e legalità. Poco importa se poi nella zona il tasso di patologie oncologiche aumenta esponenzialmente, se ci si ammala di cancro sin dalla giovane età: l’importante è produrre tanto e in tempi ristretti.

Questa la perversa logica del nuovo “sistema”, dei gruppi camorristici che forti di un potere economico rilevante riescono a infiltrarsi in ogni settore della società con incommensurabile capacità corruttiva.

Un mare di guano che sommerge da troppo tempo Napoli: eppure il sindaco Luigi de Magistris continua a pubblicizzare non si sa bene quale realtà urbana in netta ripresa sotto il profilo sia economico che civile. Evidentemente il buon Luigi si riferisce ad oasi del Canton Ticino o del Nord Europa, sicuramente non a Napoli.

In questo marasma ci riesce difficile non sottolineare l’importanza di colossi aziendali come la Tangenziale di Napoli che monitorando con scrupolosa manutenzione una lingua d’asfalto che attraversa la città fino a Pozzuoli  impedisce da un lato che la stessa si trasformi ai margini della carreggiata in discarica a cielo aperto o in “groviera” pericolosissima per l’utenza, come accade purtroppo in arterie limitrofe,  dall’altro offre fondamentale supporto alle istituzioni preposte alla pubblica sicurezza ultimamente in stato di massima allerta anche sul fronte terrorismo.

Della serie: più realtà come la Tangenziale di Napoli in una comunità in cui si ha veramente bisogno di ritrovare intesa costruttiva tra il pubblico e il privato.

Alfonso Maria Liguori

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