Denunciate 24 persone. Sequestrate 12 attività produttive. Scoperte 7 discariche a cielo aperto.
Perseguiti numerosi casi di sversamento diretto nelle fogne dei liquidi derivanti dal lavaggio o dalle riparazione e manutenzione di autovetture, con la chiusura di officine e impianti che operavano senza alcuna autorizzazione.
Ancora una volta emersi numerosi casi di “lavoro nero” imposto a extracomunitari che venivano impiegati in opifici tessili senza alcuna forma di previdenza e assistenza. Nelle attività ispezionate non c’erano i registri di carico e scarico dei rifiuti, che venivano ammassati nelle vicinanze in attesa di essere smaltiti illegalmente.
A Terzigno è stato scoperto un pastificio gestito da una cinese 60enne titolare di una attività di produzione alimentare in via San Felice. Non aveva il formulario per lo smaltimento di rifiuti. Si è resa responsabile di violazioni penali in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Impiegava 3 lavoratori “a nero”, 2 dei quali clandestini.
Nella parte retrostante dell’attività aveva realizzato un pastificio abusivo. All’interno dell’impianto “fantasma” i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 2.000 kg. di pasta, 24 sacchi di farina di grano duro e i macchinari per la produzione, in pessime condizioni igienico sanitarie.
Scoperta e sequestrata una discarica a cielo aperto in via Limite di Cavallo a Qualiano. Su suolo pubblico sono stati rinvenuti 10 veicoli (9 auto e un furgone) che erano stati cannibalizzati e poi dati alle fiamme. Classificati come rifiuti speciali pericolosi, sono stati recuperati e avviati a regolare smaltimento.