Castellammare di Stabia, bloccato dalla Polizia il piromane dei bar

Nel pomeriggio odierno, all’interno della Stazione Centrale di Napoli, personale del Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia al culmine di serrate indagini, rintracciava il 45enne Antonio Minetti, destinatario di provvedimento di fermo emesso dal Sostituto Procuratore dr. Pavia, P.M. presso il Tribunale di Torre Annunziata, che ha coordinato le indagini, per .

Le investigazioni, alla base del provvedimento, prendevano avvio allorquando, in un arco temporale compreso nella notte tra il 25 ed il 26 u.s., veniva appiccato il fuoco a tre bar di Castellammare di Stabia.

In un’occasione in particolare un soggetto, dopo essersi introdotto con un secchio in uno dei tre esercizi pubblici, riversava sul bancone materiale infiammabile in esso contenuto e vi dava fuoco cagionando ingenti danni al locale e mettendo seriamente a repentaglio la vita delle persone che in quel frangente erano all’interno dell’esercizio.

La mattina successiva anche altri due titolari di bar venivano minacciati sia telefonicamente e sia a mezzo messaggi a loro inviati ed addirittura pubblicati anche su social network, nei quali venivano indicati come bersaglio di analoghi atti delittuosi.

E’ stato ricostruito puntualmente anche il movente da ricercarsi nello stato di frustrazione in cui il Minetti versava a causa dei molti dinieghi opposti nel tempo dai vari titolari di bar a cui aveva chiesto lavoro in qualità di barman.

In questo stesso ambito è da inserire anche una rapina da lui consumata qualche giorno prima, ancora una volta in danno della medesima tipologia di esercizio pubblico, per la quale, ancora una volta, l’attività investigativa condotta dal personale del Commissariato stabiese permetteva di documentarne le responsabilità.

Veniva accertato che l’uomo, gravato da numerosi precedenti penali e già Sorvegliato Speciale della Polizia di Stato con obbligo di soggiorno, subito dopo gli accadimenti che lo avevano visto protagonista, aveva fatto perdere le proprie tracce, spostandosi lontano dalla città stabiese, continuando a maturare i suoi intenti vendicativi nei confronti di altri titolari di esercizi commerciali, minacciati di ritorsioni al suo ritorno a Castellammare.

Il fermo eseguito, appena giunto a Napoli, scongiurava tale proposito.

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