I genitori della ragazza sono andati a Palazzo San Giacomo, nella sede del Comune, dopo aver denunciato l’accaduto anche ai carabinieri, per spiegare l’equivoco e sarebbe risultato che diversi ragazzi disabili sarebbero stati candidati alle comunali di Napoli alle ultime amministrative.
Altra denuncia è quella che ha promesso la stessa Valeria Valente che si dichiara all’oscuro di ogni fatto e in un suo post su Facebook scrive: “Nelle prossime ore tramite i miei legali presenterò una richiesta di accesso agli atti e, dopo aver studiato le carte, un esposto in Procura per chiedere che venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Com’è evidente, sono totalmente estranea ai fatti. È inaccettabile, però, qualsiasi ombra. Sono indignata. Se qualcuno ha sbagliato o se qualcuno sta provando a gettare fango deve risponderne. In entrambi i casi, o anche se semplicemente si trattasse di un malinteso, sono comunque parte lesa in questa vicenda. A uscirne danneggiata è la mia immagine pubblica. E io non ci sto a finire in questo tritacarne”.
“La presentazione delle liste alle ultime comunali di Napoli nel 2016 sono state un delirio. Diverse liste e candidature sono state escluse dalla competizioni per errori formali o sostanziali. Ad oggi – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini – addirittura ci sono ancora dei ricorsi pendenti per alcune municipalità. Noi riteniamo che bisogna verificare in modo chiaro e inequivocabile come sono andate le cose. Se qualcuno ha inserito a loro insaputa dei disabili alle elezioni sarebbe di una gravità inaccettabile e dovrà risponderne in tutte le sedi e anche davanti alla propria coscienza. Noi da tempo richiediamo un sistema diverso per la presentazione delle liste che agevoli la democrazia con documentazioni semplici ma sanzionando sia amministrativamente che penalmente chi sbaglia volutamente cercando di aggirare le regole”.