Molto male l’approccio alla partita del Napoli che concede un gol al Palermo alla prima azione con solito piazzamento sbagliato di Hysaj sul cross.
Malissimo Jorginho impreciso e lento nel giropalla, stesso problema per Allan poco incisivo negli inserimenti senza palla. Molto opaco Callejon che sbaglia un gol nel primo tempo e meritava un turno di riposo, fuori condizione atletica Pavoletti, benino Mertens.
Nota a parte meritano Insigne e Sarri. Insigne atteso alla conferma dopo la bellissima partita di sabato scorso sbaglia praticamente tutto, non supera quasi mai l’avversario, non tenta una sola giocata per entrare in area e si divora un gol per paura di farsi male. Sarri mostra poco coraggio, meglio Pavoletti dal primo minuto per fargli ritrovare la condizione e riservarsi un cambio fresco tra Insigne, Mertens, Callejon sulla base dell’evoluzione della partita.
Sarebbe curioso sapere quanti minuti effettivi sono stati giocati nel secondo tempo con 5 cambi 2 interruzioni per infortuni ed una per espulsione e soli 5 minuti di recupero.
Questa partita riporta in chiaro i veri limiti del Napoli, poco cinismo ed una punta di eccesso dì narcisismo.
“Queste sono partite che ogni tanto succedono: dal campo non ho avuto la sensazione che la squadra abbia fatto male, anzi abbiamo preso gol nell’unica occasione concessa agli avversari. Abbiamo creato tantissimo e purtroppo concretizzato poco. E’ stata una partita un po’ stregata, che lascia rammarico per il risultato, ma non preoccupazione, perché la prestazione c’è stata”. Maurizio Sarri cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, dopo l’1-1 con il Palermo, costato al Napoli l’aggancio alla Roma.
“Forse l’unica pecca è che negli ultimi minuti siamo stati un po’ troppo confusionari: bisognerà abituarsi un po’ alla presenza di Pavoletti, ma d’altra parte questa è una squadra che da anni si allena a tenere la palla bassa – ha detto il tecnico a ‘Serie A Live’, su Premium Sport – Spero che questi spezzoni servano a Leonardo per affinare il feeling con la squadra e aiutarci a venire a capo di certe partite, come quella di stasera. La squadra deve abituarsi a Leonardo e Leonardo deve affinare i meccanismi. Milik assieme a Pavoletti in futuro? Tutto è possibile, l’importante è che Arek torni in grandi condizioni. Ieri mi ha espresso il desiderio di non volere venire in panchina per continuare ad allenarsi, perché ancora non si sente pronto”.
E. C.