Caos Scavi di Pompei, inchiesta sul crollo. Ancora tensioni lavoratori-Soprintendenza

Il procuratore del Tribunale di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, attende l’informativa degli investigatori sull’indagine a più rami avviata sugli Scavi di Pompei.

Sul caso che sta interessando l’Unione Europea, l’opinione pubblica e gli operatori turistici da più di una settimana, è stato aperto un fascicolo unico che include le denunce e le proteste dei sindacati, le repliche del soprintendente Massimo Osanna, e il crollo del muretto rilevato nella Regio I del sito archeologico.

Non sono state formulate ancora ipotesi sulla causa del cedimento del muretto, tuttavia il procuratore Pennasilico non esclude alcuna delle possibilità, vale a dire di natura colposa, dolosa o casuale. Il Sovrintendente ha lanciato delle preoccupazioni e i sindacati hanno risposto in toni duri.

Pertanto tutte le componenti dell’indagine sono al vaglio degli investigatori della Procura. Sull’indagine sono al lavoro carabinieri e polizia.

Per quanto riguarda le tensioni tra lavoratori e Soprintendenza che hanno caratterizzato gli ultimi giorni, sono giunte disdette ai tour operator. Assemblee sindacali annunciate e poi revocate, negli Scavi archeologici di Pompei, dove si paventano disagi per i turisti che si mettono in viaggio con il rischio di trovare le domus chiuse. 

“Per fortuna siamo in stagione di bassa affluenza – ha affermato Antonio Bifulco, titolare dell’agenzia turistica ‘Tempiotravel’ a Pompei – qualcuno dei miei clienti ha spostato le prenotazioni, altri hanno disdetto. Meno male che non è il periodo delle crociere. Quando arrivano i crocieristi, infatti, hanno i minuti contati e non possono attendere nemmeno un po’. Guai a prospettare loro qualche ritardo o disguido agli ingressi.

Attualmente il problema si pone con i cinesi. Anche loro hanno programmi rigidissimi e se leggono dai giornali o ascoltano in tv che a Pompei si rischiano disagi, subito disdicono il viaggio. E io qualche disdetta l’ho già avuta”.

“Gli Scavi di Pompei, i turisti, Napoli e l’Italia non possono pagare il prezzo dello scontro tra i sindacati e la Sopritendenza. C’è bisogno di una presa di coscienza collettiva”. A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

“Le denunce e i cancelli chiusi non aiutano il dialogo – ha aggiunto Marrone –. I sindacati hanno il diritto di tutelare i lavoratori ma hanno anche il dovere di non cadere nel facile errore di confondere la rivendicazione con la contrapposizione.

Gli Scavi di Pompei sono uno degli asset turistico-culturali più importanti al mondo e portatori di benessere e occupazione per un intero comprensorio: migliaia di persone vivono, direttamente o grazie all’indotto, per il tramite del sito archeologico. I sindacati non possono considerarlo una ‘proprietà’ di cui disporre liberamente.

La Sopritendenza, i lavoratori e le stesse sigle sindacali depongano le armi e trovino un punto d’intesa – ha concluso il numero uno della Confapi jr – perché lo spettacolo offerto, in questi giorni, è assai poco commendevole”.

“Giovedì 9 febbraio saremo agli Scavi di Pompei per manifestare tutta la nostra solidarietà al direttore degli Scavi di Pompei Osanna che sta provando a migliorare l’offerta per i turisti trovando però ostacoli assurdi nel comportamento inaccettabile di alcuni sindacalisti che, al di là dei crolli sospetti su cui dovrà fare chiarezza la magistratura, continuano a prendere decisioni che sembrano puntare a screditare il sito nei confronti dei turisti italiani e stranieri”.

A proporre la manifestazione di sostegno a Osanna il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Cultura, e Gianni Simioli de ‘La radiazza’ per i quali “purtroppo chi prova a scardinare abitudini insostenibili si trova sempre a dover fare i conti con chi ha voluto e fortificato quelle abitudini che non permettono di valorizzare al meglio il patrimonio artistico, culturale e naturale che abbiamo a disposizione, come è capitato al direttore della Reggia di Caserta, Felicori.

E’ per questo che chi si impegna in questo immane lavoro va sostenuto e, così come facemmo con Felicori, siamo pronti a scendere in campo al fianco di Osanna per invitarlo a non mollare e ci auguriamo che siano in tanti a seguirci così dimostreremo che la parte sana della Campania, quella che vuole la valorizzazione del nostro patrimonio, anche per creare nuovi posti di lavoro e mantenere quelli esistenti, rappresenta la maggioranza assoluta”, ha concluso Borrelli.

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