Per oltre trenta minuti i fuochi d’artificio hanno illuminato e destato dal riposo i cittadini della periferia di Castellammare di Stabia.
Il motivo dell’improvviso spettacolo pirotecnico? Potrebbe essere legato al ritorno a casa di F. S., 35 anni, coinvolto nell’ottobre del 2013 nell’inchiesta “Easy Mail” di carabinieri di Castellammare e Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli che colpì vertici e affiliati del clan di camorra dei “Cesarano” attivo a Castellammare, Pompei e Scafati.
Solimene nel luglio del 2016 è stato condannato in secondo grado a otto anni di reclusione ma pare che il ricorso in Cassazione gli sia valso l’annullamento dell’ordinanza e la relativa scarcerazione. Lo “spettacolo” è andato in scena alle ore 22 e 45 circa di ieri sera al rione “Moscarella”, a poche centinaia di metri dall’abitazione di F. S. in via Traversa Tavernola.
L’uomo era accusato di richiedere ed imporre il pagamento a titolo estorsivo di somme di denaro a commercianti ed imprenditori locali, nonché di detenere ed occultare armi da fuoco e il loro relativo munizionamento. Al processo di secondo grado alla sbarra c’erano 14 presunti affiliati alla cosca ai quali era stata inflitta una pena totale di 120 anni di carcere.